"In questo Bologna vedo tanta sfortuna." Così esordisce Katia Serra, che poi aggiunge: "Il matrimonio tra Sinisa e il Bologna è condizionato da episodi negativi notevoli legati alla sua salute, ma credo anche che sia un matrimonio fortemente voluto da entrambe le parti e la dimostrazione che il Bologna crede molto in lui sta nel fatto che gli abbia prolungato il contratto, una scelta che mi fa ben sperare." Katia Serra ha poi continuato parlando della stagione passata: "L’anno scorso è stato unico, soprattutto l'inizio senza Sinisa, ma le indicazioni allo staff tecnico sono arrivate comunque, le partite sono state giocate. Di sicuro il periodo della ripresa dopo il lockdown ha colto tutti di sorpresa, adesso però ci siamo fatti un bagaglio di esperienza che può servire, sperando che non ce ne sia più bisogno. Riguardo al ritiro, stavolta i giocatori erano più preparati perché erano già stati costretti a viverlo un anno fa senza il loro condottiero, credo che da questo punto di vista quest’anno sia stato più semplice. Il mister in una squadra è fondamentale, ma se i giocatori riescono ad avere un’autonomia è più facile superare i problemi. Medel centrale? Sicuramente offre garanzie, ma per caratteristiche strutturali non mi sembra il più adatto. Col Cile l’ha fatto, ma in una difesa a tre e sfruttando la velocità nei recuperi, con quattro difensori serve anche l'altezza perciò vedo più facile adattare Tomiyasu. Riguardo a Barrow invece posso dire che a mio parere può fare sia l'esterno che il centravanti, dipende dall’avversaria e da come vuole giocare in fase offensiva il Bologna".

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