Questa sera andrà in scena Juventus–Bologna, una sfida al passato per i rossoblu che incontreranno l’ex allenatore Thiago Motta, con il quale il Bologna è riuscito a riconquistare la Champions League nella passata stagione. Ecco quindi che tra passato e presente il gioco dei rossoblu ha subito evidenti cambiamenti: ecco come Italiano ha ricostruito la sua nuova squadra.
Il Bologna si trova attualmente in una fase più che positiva della stagione, dove anche i problemi iniziali in attacco sembrerebbero ormai superati.
Dopo il rinvio della partita contro il Milan, il Bologna conquista un totale di quattro vittorie su cinque gare di Serie A.
Ecco quindi che serve comprendere come sia cambiato il gioco del Bologna, che passo dopo passo è riuscito a farlo proprio.
Come riporta Tutto Sport, una delle caratteristiche fondamentali è sicuramente il pressing, che permette alla squadra di essere più aggressiva e di avvicinarsi con più facilità alla porta avversaria. Si pensi che i rossoblu sono la squadra che aggredisce di più in tutta la Serie A.
Altra peculiarità è indubbiamente l’utilizzo delle fasce. Conosciamo alla perfezione quanto siano importanti gli esterni del Bologna, chiamati in causa in ogni azione per poter arrivare nell’area avversaria.
I protagonisti sono loro: a destra Orsolini e Posch (anche se ultimamente lascia spazio ai compagni De Silvestri e Holm) e a sinistra la coppia Ndoye-Miranda, cha garantiscono tecnica e velocità.
Sottolineate tutte le principali caratteristiche che contraddistinguono i rossoblu, è bene capire cosa effettivamente potrà impensierire la squadra di Thiago Motta e rivelarsi la chiave per il successo di questa sera.
I bianconeri spesso manifestano alcune difficoltà contro squadre che giocano come il Bologna, con pressing alto ed efficace. La difficoltà sta infatti nel riuscire ad oltrepassare la linea difensiva alta, a quel punto ci sarebbe campo aperto, tuttavia non è così semplice come può sembrare.
In più, i rossoblu godono della carta Santiago Castro, che interpreta in maniera ottimale ciò che gli viene richiesto dal tecnico Vincenzo Italiano. Fa tutto da solo: gestisce la palla, crea occasioni e finalizza e anche questa sera potrebbe dare del filo da torcere alla difesa avversaria.
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