Intervenuto ai microfono dei canali del club, l'allenatore dell'Empoli Aurelio Andreazzoli, ha parlato così della prossima partita della sua squadra, in programma domenica alle ore 12:30 contro il Bologna.

Alla domanda se si aspettasse che la squadra trovasse condizione, risultato e sorriso in appena una settimana dal suo arrivo Andreazzoli ha risposto così: Si, me lo aspettavo. E poi devo dire che hanno fatto anche più di ciò che me lo aspettassi. Ero moderatamente certo, se si può dire. Poi sono stati più bravi di quello che mi aspettavo, come ricerca delle richieste, che sono state molte e loro sono stati bravi ad esaudirne diverse”.

Sulla sterilità offensiva che accomuna i rossoblù e la sua squadra azzurra, che potrebbe portare ad un match bloccato, l'allenatore dell'Empoli si è espresso così: “Bisogna aspettare la fine della gara prima di parlare. Credo che l'allenatore del Bologna ami vedere il bel gioco, che può voler dire tutto e niente. Io credo di avere come difetto il fatto di voler vedere la mia squadra sempre propositiva.Potremo dire che sulla carta la partita potrebbe essere molto aperta, ma ogni gara è a sé”.

Sul rientro in gruppo di Caprile e Caputo il mister ha parlato così: Caprile prosegue il suo percorso, ha iniziato con il suo preparatore il lavoro in porta ma non so i tempi esatti. Caputo è completamente recuperato, così come Ismajili”.

Sull'alta percentuale di possesso palla del Bologna, Andreazzoli ha risposto così: “Lo abbiamo visto anche col Monza. Oltre a questo va aggiunta anche una bravura negli strappi in velocità. Noi ne teniamo conto e cercheremo di trarre vantaggio sfruttando i punti deboli e sperando che loro lo concedano. L'idea dell'allenatore è quella di cercare di esprimerci al meglio, ma sappiamo che la partita è tutt'altra cosa. Non riesco a fare una previsione precisa".

Sugli impegni ravvicinati, sui colloqui individuali e sul lavoro mentale: “Mi dovrebbe mancare un solo colloquio individuale, massimo due. Ma col gruppo parliamo sempre, anche troppo. Dopo la vittoria contro la Salernitana i ragazzi hanno cantato nello spogliatoio. Vincere convincendo e convincendosi è fondamentale. Non credo ci siano rischi per quanto riguarda un calo mentale o un accontentarsi. Il nostro percorso è ancora lungo. Abbiamo margine di miglioramento ma dipende sia da loro che da me".

Sulla difesa solida del Bologna e come affrontarla:“Abbiamo affrontato anche l'Inter, che è altrettanto solida, e abbiamo comunque creato qualche grattacapo. Questo lo dicono i numeri e non io. Quando dici che il Bologna ha numeri eccellenti hai ragione. Ora vedremo se il lavoro fatto in questi giorni avrà portato i suoi frutti.”

Sul possibile turnover: “Ad ora, sinceramente, non ho certezze sulla formazione che metterò. C'è qualche scoria dalle due gare ravvicinate. Decideremo in base alle fatiche fatte e anche al brutto vizio che ho io di alternare i giocatori".

Chiosa finale sull'ulteriore passo avanti che si aspetta domani: “Bisogna migliorare in attacco e com'è già stato detto la produttività della squadra potenzialmente c'è, ma bisogna lavorare”.

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