Con una cerimonia semplice ma piena di significato, si sono aperte questo pomeriggio le Paralimpiadi di Tokyo, un evento secondo solo alle Olimpiadi concluse da poche settimane. Circa 4500 gli atleti presenti di 160 paesi al mondo. A sfilare anche l'Afganistan, anche se con la sola bandiera visto che gli atleti sono rimasti in patria con l'arrivo dei talebani. L'Italia schiera la squadra più ampia di sempre con 115 atleti per la prima volta con più donne di uomini. E' così anche per la pattuglia dell'Emilia Romagna che si presenta con una pattuglia di 15 atleti e tre tecnici. Anche in questo caso più donne di uomini. Quasi tutti lotteranno per le medaglie. Si va dai veterani come la veneta Francesca Porcellato ma tesserata per una società di Reggio Emilia che ha passato tutti gli sport, a Martina Caironi, che risiede a Bologna da diversi anni. Dalle due torri arrivano anche Federico Mancarella nella canoa, Eleonora Sarti nel tiro con l'arco ed Emanuele Lambertini nella scherma. Dalla Romagna Jacopo Cappelli, capitano della squadra di tiro a segno, Roberta Pedrelli nel sitting volley e Giovanni Achenza nel triathlon. Da Modena Rita Cuccuru nel triathlon, Luigi Beggiato nel nuoto e Sara Desini nel sitting volley, da Piacenza Esteban Gabriel Farias nella canoa, da Parma Giulia Ghiretti nel nuoto, da Castel Novo di Sotto nel reggiano Ana Maria Viteralu nel ciclismo, quindi Giada Rossi nel tennis tavolo tesserata per una società di Imola. Saranno presenti anche i nostri tecnici Fabio Ormidelli nel sitting volley, Matteo Poli nel nuoto e Gianni Anderlini nella canoa. Da domani mattina si comincia, sperando di emulare i colleghi normodotati che con 40 medaglie hanno portato a casa un record storico di allori.

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