Non arriva la terza vittoria di fila per la Virtus Bologna in Eurolega, all'Audi Dome viene sconfitta per 91-84  dai padroni di casa che ora in classifica si trovano a pari 18 punti con le V nere. Non una prova eccellente da parte dei ragazzi di Scariolo che per tutta la durata della partita non hanno mai trovato il canestro del vantaggio.

La partita si apre con una Virtus frettolosa in attacco, nelle mani la palla sembra scottare soprattutto fra quelle di Cordinier che perdendone qualcuna di troppo fa scappare subito i padroni di casa sul 9-2. Differenza a tabellone che galleggia tra il -9 e il -7 fino a quando a metà del quarto Scariolo decide di chiamare timeout, tempo di sistemare qualcosa e il gioco si distende, cresce la circolazione offensiva anche grazie ad un Teodosic più preciso rispetto al suo sostituto, insieme a Pajola dispensano un assist a testa e portano sul meno 5 la squadra. Nel finale il serbo un po’ frettoloso butta via una palla che potrebbe accorciare ancor di più le distanze, ma il passaggio è fuori misura e si conclude sul punteggio di 22-18.

La seconda frazione si apre con qualche difficoltà difensiva, le rotazioni sono lente e il Bayern si riporta sul più 6 con possesso dalla loro, l’attacco così si inceppa e a seguito di una stoppata su Milos, Scariolo si fa dare tecnico sottolineando il nervosismo serpeggiante tra le V nere, questo comporta tiro libero supplementare e gap che aumenta. In effetti, gli arbitri fischiano molto, ma non sempre in modo parziale si potrebbe dire, lo stello fallo fischiato a Belinelli non gli viene fischiato giusto l’azione seguente a suo favore, questo comporta un contropiede per i bavaresi e doppia cifra di disavanzo dopo soli 2 minuti di gioco. La doppia cifra fino a qui non fa paura, e lentamente chiudendo gli spazzi e inserendo un Hackett che si rende motore della squadra, lo svantaggio si dimezza a metà del quarto. Attenti a non cambiar canale, perché da qui parte la “fisarmonica” a tabellone che si contrae e rilassa, nel giro di un minuto dal -5 ci si ritrova di nuovo sul -11 e successivamente i tedeschi rilassati dalla sgasata, iniziano a cercare dei tiri difficili, le percentuali si abbassano e nelle montagne russe della prima metà di gara Cordinier si trova la palla in mano per il potenziale meno 2 allo scadere, la palla è corta e si va negli spogliatoi 43-38.

Il terzo quarto continua nella paura di vincere o comunque nella difficoltà reale di prendere il comando della partita, Hackett e compagni si portano sul 48-45 ma proprio nel momento in cui bisognerebbe spingere sull’acceleratore, le difficoltà si accumulano e gli spettri di un primo tempo poco entusiasmante si fanno rivedere, in uno scambio continuo di azioni, causati da difese robuste, si va spesso alla linea della carità dove i giocatori in maglia bianca e nera si rifugiano in momenti difficili, per i giocatori in maglia rossa invece, con più presenza fisica a rimbalzo, riesce una nuova fuga su un attivo di 11. Alla sirena il tabellone chiama 66-55.

L’ultimo quarto è una sentenza di quanto visto fino ad ora, il Bayern in casa gioca bene e si ha l’impressione che questa sera si possa giocare anche altri 40 minuti che la Virtus non se la porterebbe a casa, quello che è mancato sono le rotazioni difensive, spesso lente e la differenza a rimbalzo è stata evidente (33-23), i tabellini si rimpolpano ma è solo un’attesa per la festa bavarese, finisce 91-84.

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