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Momento d’oro: l’analisi tattica di Bologna-Frosinone

L’Analisi

Ferguson e De Silvestri accompagnano il Bologna in paradiso. Due reti in tre minuti per abbattere il muro ciociaro e portare a casa un’altra vittoria, in un Dall’Ara stra colmo di tifosi, sempre più unito a una squadra che diverte e sa coinvolgere. Prosegue dunque il momento d’oro dei rossoblu, ormai costantemente in proiezione delle posizioni europee e con una sola sconfitta in campionato risalente ad agosto, alla prima giornata contro il Milan. La formazione di Thiago Motta non si ferma più e continua a sorprendere, in un percorso, fin qui, ancora troppo poco valorizzato dall’opinione pubblica. Le restanti tre gare prima della nuova sosta per gli impegni della nazionale di metà novembre potranno rivelare molto sul prosieguo stagionale di Zirkzee e compagni. Sassuolo, Lazio e Fiorentina si prospettano come impegni non da poco, ma il Bologna è in salute e punterà a portare avanti il bottino di risultati utili consecutivi. 

LA PARTITA

Dopo un primo quarto d’ora di totale studio tra le due squadre, il match del Dall’Ara ha il primo squillo intorno al minuto diciotto, con il Bologna che è passato in vantaggio grazie al gol ‘di rapina’ del solito opportunista Ferguson. Molto interessante lo sviluppo portato avanti dagli uomini di Thiago Motta che hanno mosso palla, da sinistra a destra, con pazienza e qualità in attesa di muovere la difesa avversaria e aprire varchi da sfruttare. La giocata più importante è però quella rappresentata nell’IMMAGINE 1 di seguito. Con un 2 vs 3 sulla corsia d’attacco di destra, il Bologna è riuscito, grazie ad un filtrante col contagiri di Orsolini per Ferguson, ad abbattere la linea di pressione del Frosinone mandando su di giri tutto il sistema difensivo avversario. 

IMMAGINE 1 – La giocata decisiva che ha portato al vantaggio rossoblu: il filtrante di Orsolini per Ferguson a rompere la linea di pressione laterale degli avversari

Successivamente l’azione si è sviluppata per chiudersi sulla zona sinistra con Saelemaekers, ma il suo tiro è stato troppo strozzato e si è trasformato in un assist per Ferguson, ben appostato nell’area piccola (IMMAGINE 2). In questa situazione il Frosinone si è fatto trovare disordinato nella copertura degli spazi in area, lasciando completamente liberi sul secondo palo sia l’autore del gol, ma anche il compagno Orsolini. 

IMMAGINE 2 – La conclusione di Saelemaekers a chiudere l’azione da destra a sinistra e la zampata vincente di Ferguson per il vantaggio rossoblu

Praticamente neanche il tempo di riprendere posto sui propri seggiolini che il Bologna ha trovato la via del raddoppio, sfruttando la solita triangolazione sul settore sinistro del proprio attacco, per poi servire un cross con destinazione area di rigore. Sulla smanacciata di Turati, ci ha poi pensato la zuccata in volo di De Silvestri a far esplodere nuovamente il Dall’Ara (IMMAGINE 3). Anche in questa situazione sono evidenti gli errori di un Frosinone troppo pigro. Innanzitutto il baricentro della formazione di Di Francesco era troppo basso, con tanti uomini in area piuttosto lenti nell’accorciare al limite dell’area di rigore. Inoltre è possibile notare anche la poca predisposizione al sacrificio da parte dei calciatori offensivi, troppo sfilacciati in avanti e colpevoli di aver lasciato spazio, all’altezza della lunetta, ai padroni di casa. 

IMMAGINE 3 – Il gol del raddoppio rossoblu con la ‘testata’ vincente di De Silvestri e la difesa ospite troppo passiva

Con il doppio vantaggio in tasca e la partita già piuttosto indirizzata, il Bologna ha successivamente abbassato il proprio baricentro, permettendo al Frosinone di creare un paio di situazioni, anche se non così insidiose da preoccupare Skorupski. I rossoblu, infatti, hanno difeso con ordine e attenzione all’interno della propria area di rigore, costringendo gli avversari a concludere soltanto dalla distanza. Un buon approccio, dunque, che ha messo in luce ancora una volta la solidità difensiva sulla quale sta lavorando duramente Thiago Motta. 

Nella ripresa, oltre al pasticcio di Calafiori durante la prima costruzione dal basso dei rossoblu, poco dopo il Frosinone ha trovato l’imbucata giusta per accorciare le distanze e ravvivare la gara. Tutto è nato da uno sviluppo sul lato destro del campo con Soulé ad imbucare per Cuni e con Calafiori in dubbio se uscire sull’avversario o scappare all’indietro; l’attaccante ospite si è dunque involato in area di rigore, con Beukema puntuale nell’aggredire la diagonale lunga. 

IMMAGINE 4 – L’imbucata di Soulè per Cuni, con Calafiori indeciso nella scelta difensiva

Il difensore centrale olandese, però, è arrivato molto forte sul pallone con l’intento di allontanare la minaccia, non accorciando i passi e rifiutando di temporeggiare aspettando la prima mossa dell’avversario. Quest’ultimo è stato abile a sterzare all’indietro nascondendo il pallone e guadagnandosi il penalty (IMMAGINE 5). Dal dischetto Soulé ha accorciato le marcature e riaperto una partita fin lì mai realmente in discussione. 

IMMAGINE 5 – La sterzata di Cuni e l’intervento in ritardo di Beukema che ha causato il rigore per la formazione di Di Francesco

Il gol dell’argentino, ovviamente, ha riacceso gli animi della squadra ospite per un finale di partita dove poteva succedere di tutto. Il Bologna ha provato a fare male con un paio di transizioni offensive molto veloci, non sfruttate però da Orsolini e Ndoye. All’opposto, invece, i ciociari hanno continuato a utilizzare il lato destro del campo con inserimenti profondi e successivi cross in area piccola. Nonostante tutto, però, i rossoblu sono riusciti a difendere con ordine fino al triplice fischio, strappando tre punti importantissimi per la classifica e proseguendo nello straordinario inizio di stagione. 

Credit photo: Wyscout

LEGGI ANCHE: Bologna-Frosinone, le pagelle: Ferguson onnipresente. Bene Lykogiannis, eterno De Silvestri

Tommaso Ferrarello

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Tommaso Ferrarello

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