Il Corriere di Bologna si concentra sul gioiellino olandese, Joshua Zirkzee. Il classe 2001, il quale ha fatto parlare di sè più volte in maniera contrastante, in questo avvio stagionale sembra aver fatto ricredere i più scettici. Se Pep Guardiola con il Barcellona inventò nel remoto 2009 il “falso nueve”, dotato di attaccante esile e piccino, ciò non si può certo paragonare al caso Zirkee che, però, per eleganza e leggiadria pare essere più un “falso diez” che una vera e prorpia punta centrale. Punta centrale sempre accompagnata, così come doveva essere anche al suo arrivo la passata stagione, salvo poi preferire un cambio modulo che prevedesse il solo Arnautovic davanti. Lo stesso austriaco, una volta salutata Bologna ha rimarcato come la società dovesse prendere in considerazione il ragazzo e non farselo sfuggire, viste le doti tecniche e la maestosità nell'accarezzare la sfera. Lo ha ribadito perfino il centrale del Verona, Hien, con il quale ha dovuto sbattagliare nel corso di tutti i 90 minuti. Partenza sprint la sua, se non dal punti di vista realizzativo, dove comunque ha siglato due reti (se considerata la Coppa Italia) in 4 gare, bensì dal punto di viste di assistenze a compagni, i quali non sempre sono riusciti a recapitare a rete i suoi palloni. Assist a Ferguson contro la Juventus, gol annullato - oltre a quello messo a referto - contro il Cagliari, e servizio a tu per tu contro il portiere per Aebischer in casa con il Milan e a Ndoye a Verona, non sfruttati abbastanza. E' vero, non segnerò molto, ma siamo agli inizi e ciò che si è visto finora è già più di quanto registrato la passata stagione. Domenica riaffronterà il Napoli, assente di Rrahmani costretto a lasciare il campo a Braga, contro il quale ha siglato la sua prima rete la passata stagione.

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