Domenico Maietta ex di Bologna e Verona, alla vigilia del match tra le due squadre in programma domani sera al Renato Dall'Ara, ha parlato attraverso le pagine del Resto del Carlino. Ecco le sue parole su una gara che definisce delicatissima: “Lo è perché dal mio punto di vista entrambe le squadre a oggi sono ancora due punti interrogativi. Chi sta meglio? Beh, il Bologna. E’ vero che ha ceduto giocatori importanti come Theate, Svanberg e Hickey, ma lo zoccolo duro è rimasto e l’impianto è fondamentalmente uguale a quello dell’anno scorso. Infatti a Roma ha perso per errori individuali dei singoli, ma la partita l’ha fatta. Ma ha perso pure un’occasione. Si aggiunga che la piazza attende il famoso salto di qualità ed ecco che la prima casalinga diventa delicata, da un punto di vista degli umori. Il Verona invece? Sta molto peggio. Ha perso Caprari, Simeone, Casale e Cancellieri, sta perdendo Barak. Di fatto ha smobilitato e questo non me lo aspettavo, non in maniera così forte. E poi c’è un’altra cosa da dire. Vendendo Caprari, Simeone, Cancellieri e Barak ha perso 41 gol che sono tantissimi. Poi Cioffi ha cambiato completamente il sistema difensivo rispetto a Juric e Tudor. Insomma è un cantiere aperto, Verona, che ha preso 4 gol dal Bari in Coppa Italia e 5 dal Napoli alla prima. Bologna favorito? Non faccio pronostici, in questo periodo il calcio è troppo complesso: ci sono giocatori che giocano per mettersi in mostra per partire o strappare la riconferma. Con il mercato aperto è complicato. E poi anche il Bologna ha alcune criticità. Non ha avuto Sinisa in ritiro, ha lavorato in estate su un impianto (3-4-2-1) e ora ha cambiato, ritrovandosi con giocatori come Orsolini e Vignato che potrebbero faticare a trovare spazio. E manca ancora il vice Arnautovic. Serviva fin dall’anno scorso, pensavo arrivasse prima, anche se la situazione globale e il tentativo del Manchester United probabilmente ha cambiato le tempistiche e complicato gli affari. Alla fine è fondamentale che sia rimasto Marko, è troppo importante. Il Bologna ce la farà a fare il famoso salto di qualità? Non lo so, è un anno delicato e strano per i rossoblù per mille motivi che tutti conosciamo. Penso dipenderà anche da Soriano: se torna quello dei primi due anni e mezzo sarà tutto più facile. Ma prima o poi il Bologna quel salto lo farà, perché la società è forte e Sartori è troppo bravo. Ma forse gli servirà un altro anno per completare il Bologna che ha in mente. Il Verona riuscirà a ripetere le stagioni scorse o rischia di più? Qualcosa in più sulla carta sì, ma bisogna vedere come si completerà il mercato. Di certo oggi non saprei indicare tre squadre certe per la B, perché la Salernitana si sta rinforzando, lo Spezia alla fine sono due anni che si salva. Insomma, credo che nella parte destra della classifica ci sarà una gran lotta. La mia sensazione è che quest’anno il Bologna sia un gradino sopra il Verona, questo sì. Ma l’incrocio del Dall’Ara è delicatissimo per entrambe”.

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