Sull’edizione odierna di Repubblica, è presente un’intervista al doppio ex di giornata: Stefano Bettarini. Di seguito le sue parole sul Bologna in Champions League e sulla sfida di questa sera contro il Venezia.
Il calcio di oggi rispetto a quello del passato
Certo, è lontanissimo. Lo seguo perché resta la mia passione, ma allora era un altro calcio, con campioni di altro livello. Solo io ho giocato con Batistuta, Edmundo, Rui Costa, Signori: chi fa la differenza nei top club di oggi allora avrebbero faticato nelle rose che ho conosciuto.

Sul Bologna in Champions League
La Champions non deve demoralizzare il tifoso, consapevole che l’anno scorso si è andati oltre le possibilità, e non può essere obiettivo primario per il Bologna. Ma l’obiettivo di ripetere una stagione simile e arrivare in zone europee, quello sì.
Mancanza di esperienza in Champions League?
Quando sei in campo giochi e basta, che sia Lille o Lecce, non credo sia questione di esperienza ma di valori e di organico. Quest’anno tanto è cambiato, si è dovuto rinunciare a punti di riferimento importanti e dopo le cessioni la rosa è meno competitiva di quella della passata stagione. Però per me in Champions sta comunque lavorando bene, ha affrontato squadre importanti, Lille compreso, e non si possono mettere in croce Italiano e i giocatori che stanno facendo il possibile e oltre. Per la Champions la coperta è corta, ma in Europa le italiane, tutte, faticano da sempre.
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Le parole di Bettarini sul Venezia
La proprietà è sana, lavora molto bene col settore giovanile e ha ottimi talent scout, in campo Di Francesco se le gioca tutte a viso aperto, propone e sta raccogliendo meno di quel che meritava. Ci sono prospettive, ma se vuole salvarsi i punti deve farli ora, iniziando da Bologna.

Sui vecchi compagni di Bologna e Venezia
A volte incontro o sento qualcuno, ma non frequento più il mondo del calcio ne ho velleità di fare il ds o allenatore. Una volta smesso di giocare, non ho mai pensato di rientrarci, per come sono fatto se facessi l’allenatore e qualcuno mettesse bocca sulla formazione, verrei esonerato prima di iniziare. La diplomazia serve in quel mestiere, e io non ne ho.
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