Mihajlovic lamenta l'assenza di quattro punti in classifica, persi contro Genoa e Udinese. Con 12 reali+4 ipotetici punti il Bologna starebbe a quota 16, cioè al quarto posto, in zona Champions. Roba da darsi un pizzicotto sulla guancia. Mihajlovic ha pure ragione, perché il rigore dato al Genoa nel finale di gara era «allegro» e perché senza il torto arbitrale di Udine (Becao ha fatto «blocco» su Skorupski, né più e né meno), il Bologna avrebbe probabilmente portato a casa la vittoria. Due punti persi là, due punti persi qua. Totale: date a Mihajlovic quel che è di Mihajlovic (e spegnete il Var se non serve a chiarire episodi come questo). A Mihajlovic però ci permettiamo di dire che andare a litigare con l’arbitro a fine partita non serve a nulla, se non a sfogare la propria rabbia e a beccarsi qualche multa o squalifica. Torniamo al punto di partenza: l’attuale 9° posto ci consegna il peso specifico di un Bologna che può star lì, a far da cane da guardia al Potere della Serie A, nella stanza accanto a quella delle Sette sorelle o presunte tali. Note a margine della partita di Udine: il Bologna - in superiorità numerica per più di un'ora - avrebbe dovuto chiuderla prima, senza star lì a infiocchettare l’aria. Su Barrow è lecito sperare che abbia finalmente trovato la password giusta: a questi livelli - fascia media - può fare la differenza. Per la terza partita consecutiva Musa è andato a segno: Empoli, Lazio, Udinese. Sempre gol pesanti: a Empoli aveva segnato il gol del momentaneo pareggio prima del crollo, con la Lazio e con l’Udinese ha rotto l’equilibrio. Poi: conferme piacevoli dalla crescita di Theate, che gioca con coraggio e autorità. E’ un giocatore «credibile», perché tutto quello che fa non è mai casuale. Prima o poi - considerata l’età - incapperà in un periodo buio e oscuro, bisognerà metterlo in conto. Ma per ora il suo impatto in Serie A è stato notevole. Buona anche la prima da titolare di Binks, il primo inglese nella storia del club. Sottolineiamo con piacere che a Udine il Bologna si è presentato in campo con una formazione titolare che constava di sei giocatori Under 23 e che a partita in corso sono entrati due 21enni, Vignato e Skov Olsen e un 22enne, Michael Kingsley, cui facciamo l'in bocca al lupo perché superi questo brutto momento e una stagione persa per colpa dell'infortunio al perone. Prove di futuro, per quando il futuro prenderà i contorni del presente. A proposito di futuro immediato: nei prossimi due turni di campionato il Bologna affronterà nell'ordine il Milan al Dall’Ara e il Napoli al Maradona. Milan, secondo in classifica. E Napoli, capolista. Sette vittorie e un pari per il Milan, otto vittorie su otto per il Napoli. Pronostici scontati? Anche no. Scommettiamo che qualche punto il Bologna saprà grattarlo via alle due che comandano il campionato? L'anno scorso nei quattro scontri diretti con Milan e Napoli il Bologna uscì sempre sconfitto. Se qualcosa è cambiato, se davvero il vento ha cominciato a fare un altro giro, lo scopriremo ora.

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