L’accordo fra Bologna e Napoli per il trasferimento a titolo definitivo di Zanoli è sempre più vicino: si attende uno specifico incastro di mercato
Il Bologna ha identificato in Alessandro Zanoli l’obiettivo per la fascia difensiva destra. Il calciatore classe 2000 ha giocato la scorsa stagione in prestito al Genoa ma il cartellino è di proprietà del Napoli. E’ proprio con il club partenopeo che Sartori sembrerebbe aver trovato l’accordo per una cifra che dovrebbe aggirarsi intorno ai 5 milioni più bonus. Si sta attendendo che il Napoli affondi il colpo Juanlu Sánchez dal Siviglia affinché Conte dia il definitivo via libera per la cessione di Zanoli.
L’arrivo di Zanoli libererebbe dunque Posch, per cui si parla di un possibile ritorno in Bundesliga, c’è il neopromosso Amburgo sulle sue tracce. Con questi movimenti di mercato si andrebbe quindi a comporre la coppia per il ruolo di terzino destro formata da Holm e Zanoli, con capitan De Silvestri come alternativa di esperienza.
Le ultime stagioni di Zanoli in Serie A raccontano di un giocatore con specifiche caratteristiche che apparentemente non si confanno al ruolo di terzino in una difesa a 4. Per Italiano, tuttavia, non sarebbe una novità e lo stesso Holm ne è un esempio.
Zanoli, la cura italiano e il nuovo ruolo
Delle 87 presenze in Serie A registrate da Zanoli, solamente le 17 con la maglia del Napoli sono state giocate nel ruolo di terzino destro. Nelle parentesi in prestito alla Salernitana e alla Sampdoria ha giocato come “quinto” di centrocampo, mentre nella sua ultima esperienza al Genoa sotto la guida di Vieira ha principalmente ricoperto il ruolo di ala destra del 4-2-3-1, ruolo che nel Bologna ricopre egregiamente Orsolini.
Perché, allora, il Bologna sta ricercando Zanoli per il ruolo di terzino destro? La risposta può fornirla lo stesso Holm, calciatore che in Italia con le maglie di Spezia e Atalanta aveva sempre giocato nel ruolo di quinto di centrocampo con ampie facoltà offensive e propulsive. Ciononostante, Italiano nella scorsa stagione lo ha gradualmente indottrinato dal punto di vista tattico arretrandolo di 20 metri, perfezionandone le letture difensive e dettando i tempi e modi di sovrapposizione in fase di possesso.

Così nasce l’Holm rossoblù, terzino di spinta forte fisicamente ma dalla grande attitudine difensiva. Italiano ha svolto lo stesso lavoro anche su Dodô alla Fiorentina, trasformato in terzino proprio nella sua esperienza sulla panchina gigliata. È dunque doveroso aspettarsi lo stesso tipo di percorso anche da parte di Zanoli, sebbene le lacune difensive del giocatore carpigiano siano piuttosto evidenti.
Bologna, il confronto fra Zanoli e Holm
Le caratteristiche fisiche e tecniche di quella che sarà la nuova coppia di terzini destri alla corte di Italiano per la stagione 25-26 sono facilmente confrontabili. Entrambi sono dotati di una grande progressione palla al piede e amano attaccare la profondità e sovrapporsi esternamente cercando il fondocampo. Abili crossatori in corsa, hanno dimostrato in carriera di saper valutare negli ultimi metri le possibili opzioni di servizio arretrato per gli inserimenti a rimorchio.
Calciatori dotati di un’importante forza fisica per il ruolo, sono un’opzione valida anche per i lanci dalle retrovie diretti alla corsia esterna dove spesso vincono il duello aereo. La loro stazza è risultata più volte utile anche nell’area avversaria sugli sviluppi dei calci piazzati o nel chiudere sul secondo palo un’azione sviluppata sulla fascia opposta. Non hanno un grande feeling con il gol ma hanno le doti balistiche per affinarlo.
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— Bologna Sport News (@bologna_sport) ">August 17, 2025
Le uniche sostanziali differenze fra il terzino svedese e il neoacquisto rossoblù sono da catalogarsi sulla qualità della prestazione dal punto di vista difensivo. Tuttavia, lo stesso Holm appena arrivato a Bologna mostrava le medesime lacune difensive ed è solamente ora, con la “cura Italiano”, che può ritenersi un terzino completo a tutti gli effetti.
In sostanza, la materia prima che la dirigenza consegna a Italiano con Zanoli è idonea a quello che è il suo lavoro tattico in quella porzione di campo e la possibilità che i due calciatori possano alternarsi lasciando sostanzialmente invariata l’identità di gioco del Bologna è decisamente tangibile.