Orsolini, la stella del Bologna chiude l’esperienza con la Nazionale di settembre con due presenze da subentrato
L’Italia chiude le due partite della sosta nazionali di settembre con due vittorie su due, delle prestazioni molto diverse che hanno visto gli azzurri realizzare ben dieci reti. Un dato storico che da una parte testimonia molto l’offensività del gioco del tecnico con esperienze sulle panchine di Milan e Napoli.
Se contro l’Estonia, l’Italia è stata sempre padrona del campo con il rischio più volte di chiudere il match con un risultato molto più largo dal cinque a zero finale. Contro Israele, Donnarumma e compagni si sono fatti più prendere alla sprovvista dal gioco molto veloce e atletico degli avversari.
Italia, le difficoltà contro Israele
Solomon più volte ha fatto mettere in difficoltà la retroguardia che ha visto tra i peggiori in campo la coppia formata da Mancini e Bastoni e anche l’esterno dell’Inter Dimarco. Segnali più positivi sull’attacco: Moise Kean si conferma probabilmente il migliore attaccante italiano al momento con una media gol in Nazionale spaventosa.
L’ex Juventus ed Everton, inoltre, ha collezionato 10 reti in 23 apparizioni in azzurro, cifre che lo rendono con Barella il secondo giocatore con più realizzazioni nel giro della Nazionale, alle spalle di Raspadori che ha siglato 11 gol.
Quello che conta alla fine è aver portato a casa i tre punti, risultato che mette ora l’Italia al secondo posto insieme a Israele (con una gara in meno) nel girone, dietro solo alla Norvegia.

Orsolini, poco spazio per l’ala del Bologna
Per quanto riguarda il Bologna, Giovanni Fabbian, nonostante la convocazione non è mai stato portato in panchina nei due match, mentre Orsolini è partito entrambe le volte dalla panchina senza mai pienamente incidere.
Il gioco di Gattuso premia molto di più gli esterni, ma l’ex Milan al momento sta preferendo la grinta di Matteo Politano a quella di Orsolini. L’esterno del Napoli sta comunque premiando la fiducia e in entrambe le sfide è stato uno dei migliori in campo.
Segno di una stima che va avanti con Gattuso dai tempi del Napoli e che potrebbe riportare l’ex Inter e Roma a essere uno dei convocati fissi dell’Italia del futuro. Stesso discorso per Zaccagni, tra i migliori contro l’Estonia ma fuori contro Israele per un problema fisico.