Gattuso: “Protesta fuori dalla stadio? Concentriamoci sulla partita e andare ai play-off”

Le parole in conferenza di Rino Gattuso prima del match tra Italia e Israele di Udine. Match decisivo per il secondo posto del girone di qualificazione

L’Italia di Rino Gattuso si prepara alla terz’ultima gara delle qualificazione ai Mondiali nel 2026. Questa volta ci sarà contro Israele, selezione che al momento occupa il terzo posto e che gareggia in maniera diretta con l’Italia per il secondo slot del girone che dà l’accesso ai play-off di marzo.

A marzo dodici formazioni europee si contenderanno gli ultimi quattro posti per accedere ai Mondiali della prossima estate, un appuntamento che la Nazionale italiana manca da due edizioni di fila e che anche quest’anno è molto a rischio.

La Norvegia sembra al momento inarrestabile e quasi sicuramente si è già assicurata la testa del girone anche grazie a una differenza reti incredibile. Anche di questo ne ha parlato Rino Gattuso ai microfoni dei giornalisti.

Italia-Israele, le dichiarazioni di Gattuso

Siamo felici, c’è stata una tregua che ha permesso a tante persone di tornare a casa. Ci sarà la partita, ci saranno anche persone che contesteranno, ma anche altre persone dentro a tifare per noi. Playoff? Mi innamoro dei miei ragazzi perché vedo come stanno insieme, mi piace quello. Sapevamo di non poter sbagliare, sappiamo di dover migliorare ma ci sono anche cose positive.

Gattuso poi parla anche di Pio Esposito, il più grande astro nascente della Nazionale:

Pio Esposito? Ha vissuto il gol in modo normale, è un ragazzo semplice, di poche parole. Ha numeri di corsa da centrocampista, penso che non ci sarà il rischio che si monti la testa. Bisognerà vedere quanto starà in campo, le partite durano 95 minuti.

(Photo by Mattia Ozbot/Getty Images Via One Football)

Italia, la risposta di Gattuso a Spalletti

Ringrazio Luciano prima di tutto, non ti nego che parlando con la federazione ho pensato di chiamarlo, per sentirlo. Però quando senti parlare Luciano capisci che è un uomo vero. Per come la penso io, di sicuro c’è solo la morte, tutto va conquistato. Io quando sono arrivato sapevo al 100% quello che volevo fare. Non so cosa intendesse con leggerezza, ma riuscire a lavorare con la voglia e il senso di appartenenza è il mio obiettivo.

Continua Gattuso:

Bisogna parlare quando si deve parlare, li lasciamo liberi, si parla di calcio quando si deve parlarne. Anche a me dava fastidio quando si parlava troppo, stiamo facendo questo. I meriti sono dei giocatori, basta guardare Bastoni. Poteva andare via subito, invece è rimasto con la squadra, così come Moise Kean. Ha preferito mangiare con la squadra e poi partire.

L’allenatore dell’Italia poi parla anche dell’utilizzo dei due attaccanti nel suo sistema di gioco:

Avevo solo un dubbio, il fatto di riuscire a sopportare due attaccanti. Devo dire che non sono contento solo per i gol che stanno facendo, ma per il lavoro che stanno facendo. Fanno tanto volume, scalano difensivamente in fase di non possesso, si sono fatti trovare pronti. Pio Esposito ha numeri incredibili. Dovevamo fare gol per prendere la Norvegia, creare più palle gol possibili, c’è una logica dietro.

Gattuso sulla protesta per la sfida con Israele

Gattuso poi ha parlato anche della protesta che ci sarà per il match di Udine:

Persone fuori dallo stadio? Abbiamo parlato della partita. I ragazzi sanno quello che succederà, sicuramente vedranno quelli che saranno dentro e si concentreranno.

L’allenatore poi chiude parlando della possibilità play-off:

Dobbiamo prima arrivarci. Pensiamo prima alla partita di domani. Non abbiamo ancora preparato nulla. Formazione? Vedremo domani, faremo sicuramente qualcosa di diverso rispetto all’Estonia. Bisogna fare attenzione, loro hanno qualità sugli attaccanti esterni, che saltano l’uomo. Pio Esposito merita tutto, vediamo come stanno tutti.

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