Italia, la probabile formazione contro Israele: la scelta su Cambiaghi e Orsolini

Le possibili scelte di Gattuso in vista della sfida di domani a Udine contro Israele. Cosa filtra su Orsolini e Cambiaghi

Dopo il successo contro l’Estonia (1-3), l’Italia di Gattuso torna in campo domani a Udine contro Israele. La partita sarà un importante crocevia, dal momento che in caso di successo gli azzurri si assicurerebbero la qualificazione ai playoff per raggiungere la qualificazione ai Mondiali.

In vista di questo appuntamento il ct dovrebbe optare per un cambio modulo e tornare alla difesa a tre, la quale dovrebbe essere composta da Di Lorenzo, Mancini e Calafiori, vista anche l’assenza per squalifica di Bastoni.

Gattuso verso il cambio modulo contro Israele

Il modulo scelto dal ct sembra dunque essere il 3-5-2, optando giocoforza per l’esclusione dei due rossoblù Orsolini e Cambiaghi. I due dovrebbero infatti partire dalla panchina, ma saranno pronti a entrare a gara in corso. Il numero sette dei felsinei contro l’Estonia era riuscito a collezionare 62 minuti fornendo anche l’assist per Retegui, mentre il numero 28 è rimasto seduto per tutto l’arco dei novanta minuti.

Primo piano Gattuso
Gattuso verso il cambio modulo contro Israele. Bologna Sport News (Photo by Mattia Ozbot/Getty Images Via OneFootball)

Ecco dunque il possibile undici titolare in campo domani sera:

ITALIA (3-5-2): Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Calafiori; Dimarco, Barella, Cristante, Tonali, Spinazzola/Cambiaso; Retegui, Pio Esposito/Raspadori. Allenatore: Gennaro Gattuso.

Le parole di Gattuso in conferenza stampa

Il match è stato presentato poco fa dal ct in conferenza stampa. Andiamo di seguito a riportare un estratto delle sue parole: “Io mi allenavo al 100% perché a livello qualitativo ero il più scarso di tutti… Avevo solo una strada. Giocavo con una intensità pazzesca e dovevo solo allenarmi. Non faccio mai il paragone con ciò che ho fatto io, ho la mia idea di calcio. Una metodologia con lo staff e dobbiamo fare determinate cose. Gli allenamenti devono somigliare un po’ a una partita, si dice che ti alleni come giochi…Non ci manca nulla, abbiamo tanti numeri a disposizione e credo nei numeri. Ma quando ci dobbiamo allenare, dobbiamo farlo come fosse una partita”.

Sull’impiego delle due punte: “Io avevo solo il dubbio sul riuscire o meno a reggere i due attaccanti e devo dire che sono contento per il lavoro che stanno facendo. Rincorrono l’avversario, scalano costantemente e vanno sugli esterni.Fanno grande volume. La mia preoccupazione più grande era riuscire a supportarli e loro si sono fatti trovare pronti. Pio ha numeri incredibili, non solo Retegui. La scelta dei due attaccanti era dettata dal fatto che dovevamo fare gol: l’abbiamo studiata ed è venuta fuori per questo motivo qui. C’è una logica, c’è dietro un lavoro col mio staff. Anche il momento ci ha portato a fare una scelta così”

Sul sistemare le disattenzioni: “Tutto si sistema solo se a livello tattico riesci a spiegare bene ai tuoi calciatori gli errori. Se analizziamo la gara di Debrecen, non mi è piaciuto come abbiamo giocato tutta la gara. Sono stati commessi errori di concetto, non pressavamo bene e c’erano troppi canali aperti. Domani dobbiamo migliorare su questo aspetto qui. Non so come giocheranno domani, ma si giocheranno tutto per tutto e verranno sui riferimenti. Rimane che loro dal centrocampo in su quando partono con la loro tecnica possono metterci in difficoltà”

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