Bologna-Torino, le scelte di formazione di Italiano e Baroni. C’è tanta attesa tra i tifosi dei rossoblù per il match infrasettimanale.
Bologna contro Torino è una delle partite di mercoledì della nona giornata di campionato. Il Bologna di Italiano accoglie il Torino di Baroni una squadra molto interessante con interpreti in forma come Simeone che ha segnato contro altre big come Roma e Napoli, occasioni in cui i granata hanno sorpreso tutti e si sono portati a casa i tre punti.
I due allenatori hanno due filosofie di calcio simili anche se in contesti diversi, sarà interessante vedere questa sera come andrà a finire e come si evolverà la classifica dopo sei giornate di campionato. Ecco di seguito le scelte tattiche dei due schieramenti.
Bologna-Torino, le scelte dal primo minuto dei due club
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Zortea, Vitik, Lucumi, Lykogiannis; Moro, Ferguson; Bernardeschi, Odgaard, Cambiaghi; Dallinga. Allenatore: Vincenzo Italiano
TORINO (3-5-2): Paleari; Tameze, Maripan, Coco; Pedersen, Casadei, Ilic, Gineitis, Lazaro; Ngonge, Adams. Allenatore: Marco Baroni
Le scelte di Italiano per la sfida allo stadio Dall’Ara
Italiano ha deciso di schierare il suo classico 4-2-3-1. In porta Skorupski che difenderà i pali con la coppia Lucumì e Vitik davanti a lui, sulle fasce ci sono Zortea e Lykogiannis, tra i terzini più offensivi del campionato italiano. A centrocampo il tecnico rossoblù propone il duo Ferguson e Moro. Turno di riposo per l’instancabile Freuler.
Sulla trequarti Italiano dà fiducia al trio formato da Odgaard, Bernardeschi e Cambiaghi che supporteranno Dallinga. L’olandese ha una voglia di ritornare al gol in A.
Il Torino di Baroni risponde con il 3-5-2, sorprende la decisione di non mettere dal primo minuto il Cholito Simeone. Spazio ad Adams e Ngonge, due attaccanti non prime punte classiche che potrebbero creare qualche difficoltà alla difesa bolognese.
Tra i pali spazio a Paleari, reduce da una prestazione incredibile contro il Genoa nello scorso turno con una parata miracolosa sul finale.
