Gazzetta dello Sport – Mistero Rowe in casa Bologna. Ancora nessun goal per il calciatore più pagato nella storia del club.
A Bologna c’è un mistero, ed è quello di Rowe. Arrivato per una cifra di 20 milioni, la più alta mai pagata dal club per un calciatore, doveva essere un fattore determinante fra goal, assist e giocate. Fino ad ora il calciatore ha mostrato la sua potenzialità con dei lampi, ma nulla di concreto.
Il dato preoccupante è quello relativo ai goal e agli assist, entrambi fermi a zero. Quattro presenze in Serie A e tre in Europa League e ancora nessuna marcatura ne tantomeno passaggi decisivi ai compagni. Ci sono in più gli errori di Pisa a pesare su questo primo bilancio.
Bologna, Rowe non brilla: ci sono delle attenuanti
Fin qu 140′ in stagione per il numero 11 rossoblu, il quale ha mostrato dribbling e visione di gioco, ma non è riuscito ad affiancare a queste doti quella più importante, quella per cui è stato acquistato, ovvero il goal. Italiano lo aveva protetto a seguito degli errori nella gara contro il Pisa.

Sicuramente il massimo campionato italiano non è quello più semplice a cui approcciare, e a questo si aggiungono una condizione fisica buona ma non ancora ottimale, e le tante indicazioni tattiche di Italiano, le quali devono essere digerite e assimilate bene, e par fare ciò serve naturalmente del tempo.
Rowe, è il momento di incidere
E’ pur vero che l’investimento fatto dalla società quest’estate deve essere giustificato, ed è così che la partita con il Parma e poi quella col Brann rappresentano grandi opportunità per Rowe, il quale, forte della fiducia della società stessa, che è pronta a dargli tempo come fatto con Ndoye, deve ingranare la marcia.

Il calendario fitto ed impegnativo del Bologna necessita che tutti i calciatori diano il meglio e rendano al massimo delle loro possibilità. Rowe questo lo sa, e deve quindi essere a bravo ad inserire più grinta e ferocia nel suo stile di gioco, proprio come faceva il suo ormai illustre predecessore Ndoye.
Ovviamente l’obiettivo primario dell’esterno rossoblu deve essere quello di andare in goal per la prima volta, il che lo aiuterebbe da un punto di vista mentale e creerebbe i presupposti per continuare a segnare, dando così un importante contributo alla squadra.





