Il caso Ronaldo fa tremare ancora una volta la Juve: la battaglia legale continua, cosa rischia ora il club bianconero
Ci sono pagine di storia del calcio che bruciano all’improvviso e restano ferite difficili da rimarginare. L’esperienza di Cristiano Ronaldo alla Juve è una di queste. Arrivato tra folla in festa e con l’ambizione di riportare a Torino la Champions League dopo aver beffato in più occasioni i bianconeri, la sua firma si è dimostrata un boomerang che ancora oggi fa male.
In molti sostengono che economicamente l’operazione non fosse alla portata e che da lì sia iniziato il declino dei bianconeri. Sia chiaro, con la maglia della Vecchia Signora non ha fatto male, anzi, ma non è riuscito in quello che Agnelli sperava, e a un prezzo economico carissimo da pagare.
La battaglia in tribunale tra Cristiano Ronaldo e la Juve
Non solo, perché, dopo quanto accaduto sul campo, Cristiano Ronaldo e la Juve non si sono lasciati per nulla bene. Il motivo non è solo legato alle prestazioni sportive del fenomeno portoghese, ma anche e soprattutto una battaglia legale che ancora non si è conclusa.

Lo scorso settembre il Collegio Arbitrale ha dato parzialmente ragione all’attaccante, condannando il club a versare 9,8 milioni di euro al suo ex tesserato, la metà rispetto ai 19,6 richiesti. La sentenza è stata impugnata dalla Vecchia Signora e ora una nuova udienza è fissata a gennaio.
Oggi il presidente Gianluca Ferrero è tornato sulla questione in occasione dell’Assemblea degli Azionisti, non nascondendo un certo disappunto sulla questione: “Il lodo Ronaldo non ci è piaciuto e ci ha amareggiato, abbiamo fatto ricorso“. E vedremo se l’esito sarà positivo per la società italiana, o se la ragione sarà ancora una volta del portoghese.
Cosa rischia nel concreto la Juve
Ricordiamo che la Juventus resta in attesa anche delle sanzioni Consob. Ma restando sulla questione Ronaldo, i rischi per il club sono limitati alla perdita economica suddetta.

Insomma, se anche dopo il ricorso le ragioni legali della società non dovessero prevalere, il club sarà costretto a versare i quasi 10 milioni all’attaccante. Altrimenti, saranno i giudici a stabilire un nuovo accordo o scagionare la Juve. A conti fatti, non poteva finire peggio tra quello che doveva essere il miglior acquisto della storia e si è rivelato un flop, ancor di più fuori dal campo.





