Da oggetto misterioso a risorsa: l'ascesa di Thijs Dallinga. Bologna Sport News (ph.bolognafc.it)
Dopo una prima stagione piuttosto altalenante Dallinga sembra aver trovato il piglio giusto. Così può diventare una risorsa
Nel calcio moderno i giudizi corrono veloci e irreversibili e gli esami arrivano uno dietro l’altro. Non è esente da questa regola non scritta Thijs Dallinga, costantemente sotto pressione nei suoi primi mesi a Bologna. Ad onor del vero l’inizio del classe 2000 sotto i Portici è stato tutto fuorché esaltante: pochi gol e scarso impatto nel collaudato sistema di gioco della squadra. L’olandese era in palese difficoltà nell’aiutare la squadra con sponde e appoggi ma anche a capitalizzare le occasioni più banali.
Sebbene nelle coppe il suo rendimento è stato sempre di buon livello, il suo primo anno a Bologna non può essere definito sufficiente. I problemi fisici nella parte finale della scorsa stagione sicuramente non hanno aiutato, ciononostante i giudizi negativi sul suo rendimento, in relazione alla cifra sborsata per prelevarlo, sono stati inevitabilmente tanti.
La sua storia sotto le due Torri sembrava perciò scritta, ma con il lavoro e la forza di volontà il numero 24 sta provando a cambiarla, cercando di diventare una risorsa preziosa per il tecnico Vincenzo Italiano.
La crescita delle ultime settimane ha infatti permesso al tecnico di utilizzarlo con maggiore frequenza. I due recenti gol (contro il Napoli e in Europa League contro l’FCSB) testimoniano una maggiore centralità del numero 24 nel sistema tattico e una maggiore fiducia del diretto interessato nei propri mezzi.
Tant’è vero che Thijs in campionato avendo un minutaggio sempre ridotto ha trovato la via della rete un mese prima rispetto alla precedente stagione (a dicembre contro il Torino). Sicuramente la strada da percorrere è ancora tanta, ma è lapalissiano che ora Italiano possa fare affidamento sull’ex Tolosa, a prescindere dal ritorno dall’infortunio di Ciro Immobile.
L’attaccante olandese, arrivato al secondo centro della sua stagione dopo quello in Europa League a Bucarest, ha commentato così la partita vinta contro i partenopei: “Puoi vedere cosa ha significato per la gente questa vittoria, volevamo dichiarare dove siamo e che meritiamo di essere dove siamo. Nel primo tempo non ero felice, ho perso un po’ troppi duelli, avevo fatto un bell’assist a Cambiaghi contro il Pisa, mi ha restituito il favore”.
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