Orsolini sbaglia, Bernardeschi no: ma il Bologna scopre un “nuovo” bomber

Nella vittoria contro l’Udinese in trasferta, sono stati gli ex Milan e Fiorentina a piegare la resistenza della formazione friulana, con un successo netto e convincente.

Nella vita non sempre tutto deve andare allo stesso modo. C’eravamo ormai abituati a vedere un Bologna vincere e convincere trascinato dai soliti noti, Orsolini su tutti, inteso ormai nella vera e propria punta di diamante, che sta permettendo ad una città intera di continuare a sognare sulle ali di un entusiasmo tale da generare addirrittura sogni scudetto. Nell’affermazione netta e convincente conquistata a Udine, a venirne fuori sono stati due che fino a questo momento hanno reso meno in base alle aspettative d’inizio stagione.

Bologna, due protagonisti: Pobega e Bernadeschi a prendersi la scena

Una doppietta, quella piazzata da Tommaso Pobega in Friuli, che ha permesso alla formazione di Italiano di dare il là ad un successo che catapulta i rossoblù in piena zona Champions League e serve a far capire a tutti che il Bologna è sempre li, che non molla la presa e vuole continuare ad esserci fino alla fine.

Una rete, quella che è servita a mettere il punto esclamativo sul trionfo di Udine, messa a segno da Federico Bernadeschi, che può tranquillamente assumere i crismi di una vera e propria Liberazione, visto che si tratta della prima personale in maglia rossoblù.

Un mediano e un esterno di centrocampo che colpiscono, a dimostrazione di come gli emiliani stiano ormai assumendo la forma di un vero e proprio collettivo, in grado di non basare il proprio destino stagionale sulla speranza che arrivi sempre la giocata del singolo per tenersi aggrappati perlomeno al treno Europa, ma basandosi sulla forza di un gruppo che vuole continuare a stupire e dare fastidio alle big del calcio italiano fino alla fine.

Pobega e Bernadeschi sugli scudi si diceva, ebbene si perchè sono stati loro a prendersi la scena in un sabato di fine novembre, con buona pace per chi non è stato all’altezza (almeno per una volta) di poter fare la differenza. L’ex Milan, impiegato da titolare da Italiano, dopo un utilizzo con il contagocce in questo primo scorcio d’annata, ha subito risposto presente nella sfida contro l’Udinese. Una prestazione importante nella zona nevralgica del campo, avvalorata con uno-due micidiale che è servito a spezzare le ambizioni bianconere nella prospettiva di uscire quantomeno imbattutti contro i rossoblù.

Pobega un’importante arma per Italiano

La sensazione è che il tecnico degli emiliani, abbia ritrovato un’alternativa in più a centrocampo (che in fin dei conti è anche un potenziale titolare), su cui fare affidamento in una stagione in cui il Bologna è ancora in corsa su tre fronti, con sullo sfondo una Supercoppa Italiana da sognare e provare a festeggiarla nel bel mezzo di Piazza Maggiore, che servirebbe a rendere magico il Natale della Bologna calcistica e permetterebbe di chiudere il 2025 dei rossoblù con il botto, alla soglia del Capodanno.

Tommaso Pobega esulta dopo il gol all'Udinese
Pobega un’importante arma per Italiano (Ansa Foto) – BolognaSportnews

Non ha avuto un’incidenza fondamentale sul risultato finale, ma l’impressione è che la terza rete bolognese realizzata da Bernardeschi ad Udine, possa rappresentare l’inizio di una storia importante, tra Fede e la società emiliana, con la speranza che possa prolungarsi il più a lungo possibile.

Berna che nei primi tre mesi vissuti a Bologna,ha faticato ad imporsi e lasciare subito un segno indelebile sul primo segmento d’annata rossoblù. Arrivato in estate con il peso e la responsabilità d’essere un calciatore navigato, abituato a stare a certi livelli d’eccellenza, dopo un’esperienza Oltreceano vissuta in Canada e con il peso di una maglia numero dieci che ha deciso d’indossare perché si sente in grado di farlo, la sensazione è che da Udine possa essere arrivato il primo messaggio del Bernadeschi del fu. Un vero e proprio duello personale vinto con Nicolò Zaniolo, che è servito a mandare un altro, di messaggio, a Gennaro Gattuso in chiave Nazionale.

Berna, il Bologna volano per un altro obiettivo: ritornare nel giro azzurro

Entrambi mancini, con un piede nelle condizioni d’illuminare la scena nei momenti di maggiore ispirazione, che cullano il sogno di tornare ad indossare quella maglia azzurra per aiutare l’Italia in quello che storicamente è uno dei suoi momenti più difficili, con all’orizzonte il mese di marzo quando saremo chiamati a disputare il terzo play off consecutivo per raggiungere la qualificazione alla fase finale di un Mondiale.

Disporre di un Bernadeschi carico a mille nella testa, nel morale e soprattutto a livello fisico ed atletico, è come dire ritrovarsi in casa un importantissimo valore aggiunto, che può contribuire a galvanizzare sempre di più l’entusiasmo di una città che da parecchi anni non respirava questo tipo di sensazioni, complice una squadra che aveva sempre nel mirino l’obiettivo salvezza come la vera e propria ancora di sopravvivenza.

Dalla permanenza nella massima serie, fino ad arrivare ad uno storico approdo in Champions League, alla vittoria di una Coppa Italia (con approdo in Europa League), fino addirrittura alla possibilità di sognare uno scudetto, che avrebbe del “clamoroso”. L’impressione è che nella città caratterizzata dalla presenza simbolica dei portici, se ne stiano vedendo veramente di tutti i colori. Nel senso sportivo e positivo del termine, ovviamente.

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