Le parole in conferenza stampa di Vincenzo Italiano al termine di Lazio-Bologna appena conclusa
Al termine del match tra Lazio e Bologna, terminato 1-1 con i gol di Odgaard e Isaksen, è intervenuto in conferenza stampa il tecnico dei felsinei Vincenzo Italiano. Andiamo a riportare di seguito le sue parole.
Le parole di Vincenzo Italiano sulla partita dell’Olimpico
Il tecnico esordisce commentando così il match: “Noi accogliamo benissimo questo punto, la Lazio vista nell’ultimo periodo è temibilissima. Essere andati sotto e averla rimediata immediatamente è stato importante. Negli ultimi 20 minuti potevamo osare qualcosa in più con la gente fresca, dopo l’espulsione non ne avevamo più tra stanchezza e gli adattamenti in difesa. Aggiungiamo un punto alla classifica, non siamo stati lucidissimi in rifinitura. Giocare ogni 72 ore è complicato, stare sempre in partita è difficile. Devi sempre proporre, la squadra non si disunisce e abbiamo reagito alla sconfitta con la Cremonese. È un ottimo punto, è difficile performare giocando sempre ogni tre giorni, ora giocheremo in Europa, poi di nuovo il campionato e la Supercoppa.”

Sulle condizioni di Casale e l’emergenza in difesa: “Dietro siamo in grande difficoltà con l’infortunio di Vitik e oggi quello di Casale, non abbiamo voluto rischiare Lucumí. Lorenzo adattato in quel ruolo dove non ha mai giocato si è messo a disposizione e ha dato una grande mano, grandioso lui così come Ravaglia. Con tutte le difficoltà uscire imbattuti da questo stadio è un ottimo risultato. Non so se Casale si è fermato in tempo, vedremo nei prossimi giorni”.
Le parole del tecnico sui tanti errori tecnici
Poi prosegue: “Il timore di fare qualche regalo come nelle ultime partite oggi lo avevo. La Lazio non ti viene a prendere in prima battuta, ma incomincia la pressione a metà campo, se imbuchi male ti ripartono negli spazi e andare in difficoltà per errori di qualità e di concetto è sbagliato. Sono errori che abbiamo pagato con la Cremonese , in Serie A nulla è sbagliato, ma continuare a fare quegli errori non mi piace. Qualche errore ci può stare, siamo in difficoltà soprattutto dietro e qualche errore ci può stare. Davanti abbiamo avuto un’efficienza tecnica mostruosa e ci stiamo esprimendo bene, oggi è mancata un po’ di qualità negli ultimi metri. È dura, è impossibile giocare ogni 72 ore, se vuoi riproporre la stessa squadra per 3-4 partite è impossibile. Meno male che abbiamo queste rotazioni, altrimenti si andrebbe in grande difficoltà”.
Sul gol subito: “Siamo stati ingenui, dobbiamo dare tempo a De Silvestri di fare attivazione e rimanere a terra un minuto. Ingenui noi, bravi ad aver rimesso apposto la partita. Dobbiamo stare attenti, al minimo errore veniamo castigati. Lucumí ha un tendine che gli fa male, pensava di poter essere a disposizione ma non se l’è sentita. Stressare questo tendine può prolungare il dolore, vediamo se giovedì può arrivare al 100%. Me lo auguro, non giocare con Jhon dietro è rischioso, speriamo di averlo in condizione nelle prossime partite”.
Sul mancato ingresso di Immobile: “Giovedì è stata una grande forzatura, dovevamo evitare i rigori e abbiamo accelerato il suo ingresso in campo. Ha 15-20 minuti nelle gambe, ero rimasto incantato quando ho visto la curva con la sua immagine e gli striscioni dedicati a lui. Per un calciatore è impagabile, è un ragazzo straordinario e sensibilissimo. Mi è dispiaciuto vederlo fuori per tre mesi, lo metteremo in condizione. Forse non era la sua partita anche per l’atmosfera, i suoi gol saranno pesanti anche a Bologna”.
Orsolini deve giocare sempre? La risposta di Italiano: “Non ce la può fare. Lo abbiamo tenuto fermo col Parma per averlo oggi al 100%, non è mai facile. Dopo un minuto ha avuto una grande palla per sbloccare la partita, poi non è facile con Tavares prima e Marusic poi perché è gente difficile da superare e mettere in difficoltà. Orso su tre palloni fa due gol, quando sta bene è letale e ha numeri importantissimi, oggi non è riuscito a incidere”.
Infine chiosa su Rowe: “Non è facile incidere dalla panchina e questo è un problema, sia lui che Bernardeschi non sono riusciti a sfruttare l’uno contro uno. Le qualità le ha, è un grande giocatore giovane, non è facile arrivare in un altro paese con altre culture e metodi. Ha spunti, tecnica e gol, lo aspettiamo come Ciro e Bernardeschi, abbiamo frecce importanti”





