Bologna, sogno svanito di battere la Juve: ora testa a Riad (Ansa Foto) - BolognaSportNews
Il Bologna cade in casa contro la Juventus contro una formazione apparsa decisamente più tonica e fresca. Ora testa alla Supercoppa italiana
A differenza della prima sconfitta che non si scorda mai (vedasi Cremonese), la seconda debacle al “Dall’Ara” arriva come un macigno per tantissimi fedelissimi di casa (ieri superata quota 32 mila compreso la fetta della San Luca bianconera) in quanto è ad opera della rivale per eccellenza, la Juventus. E – da queste parti – ogniqualvolta si perde contro la “Signora del calcio italiano” si apre la più classica delle tragedie greche. Ma starei sereno, non è successo nulla, si è solo persa una battaglia, non l’obiettivo di fare bene in tutte le competizioni.
Al di là degli obiettivi ancora intatti e tutti alla portata del Bologna, il pensierino di fare le scarpette alla Bella Signora del calcio italiano ce lo abbiamo fatto. Il popolino e popolone felsineo attendeva la rivalsa da 27 anni e il sogno prendeva più in forma in quanto una squadra così coriacea, battagliera, competitiva e unita non si vedeva da oltre Sessant’anni.
Convinzione a mille fra i tifosi e forse anche nella testa di mister Italiano, ma noi che stiamo dalla parte dei nullafacenti (che non scendono in campo a sudarsela) ce la siano coccolata l’idea del colpaccio e magari “sbeffeggiare” quel Signore, al secolo Luciano Spalletti, ex CT, non certamente amico – sportivamente parlando – del nostro toc toc Orsolini.
È andata diversamente in quanto il Bologna si è caricato sulle spalle il fardello della bella vittoria di giovedì (squadra che rientra in città alle 5 del mattina e si ritrova sulle gambe un recupero frettoloso e antisportivo, ma questo è il calendario e serve una sega lamentarsi), mentre la Juventus, più tonica e fresca per via dell’impegno di CL giocato un giorno prima, è oggettivamente più in partita e tratta la palla come fosse un avvolgente mortedellone rosa: appena ce l’ha fra i piedi non butta via niente (come la storiella del maiale…).
Insomma, i bianconeri non hanno sprecato un solo pallone e i rossoblù s’accodano, giocano, ma soffrono laddove il gioco dovrebbe prendere il sopravvento. In mezzo, infatti, Thuram e Locatelli annebbiato Moro e Ferguson e il gioco è praticamente fatto. Per fortuna Italiano l’aveva letta bene preferendo un centrocampista più, Pobega a scapito Odgaard. Il nuovo boscaiolo dei noialtri – dopo un certo Ingesson – fa il suo facendo pensare addirittura alla chiave di volta quando all’inizio si rende pericoloso. Stai a vedere che il buon Tommaso ci ficca il naso … fra gli affari bianconeri. Minuto quinto, colpetto di tacco e Di Gregorio sventa. Non è andata!
Il Bologna lotta e non demerita ma davanti l’avversario ha qualcosa in più e attende sornione gli eventi a favore. Il fatidico passo falso arriva quando Cabal di testa svetta su suggerimento di Yildiz. Lo svarione difensivo (l’ennesimo, è vero, ma una squadra a trazione anteriore qualcosa lascia per strada, è inevitabile) e frutto di una chiusura errata e pazienza, ma qualche minuto dopo i rossoblù si trovano impreparati difronte alla ripartenza del portiere Di Gregorio, palla lunga a cercare Openda e l’infaticabile (e stanco) Heggem lo ferma come può al limite dell’area.
Cartellino rosso inevitabile. Un pugno nello stomaco che piega le velleità di un sano recupero a piene forze che col tempo vengono meno. Ci provano Orsolini e Zortea (sulla traversa) ma ormai i giochi sono fatti. Rimane agli atti una Juventus spallettiana solida e tatticamente perfetta che fa il colpaccio, senza tuttavia intaccare (più di tanto) la classifica dei rossoblù puntellata al sesto posto.
Si volta pagina e si vola a Riad, laddove il calcio viene vissuto con nonchalance. Il calendario vede impegnato il Bologna venerdì 19 dicembre alle ore 20 (ora italiana) contro l’Inter di Chivu, alla Kingdom Arena. Eventuale finale lunedì 22 dicembre tra la vincente Napoli-Milan e vincente Bologna-Inter. Come afferma mister Italiano, l’obiettivo sarà “dare fastidio all’Inter” e siamo certi che al di là delle assenze i ragazzi di Vince da Ribera se la giocheranno a testa alta. Out Freuler, Skorupski e Vitík e forti dubbi sul recupero di Casale e Lucumi.
Vedremo in questi giorni. Per il resto – spiega l’allenatore – dobbiamo cercare di recuperare giocatori importanti a cominciare da Immobile. Il ragazzo di Torre Annunziata ha un minutaggio limitato e dovrà essere inserito gradualmente; contro la Juventus si è persa un’occasione per via dei piani ridimensionati dopo l’espulsione.
La curiosità, che vale come il due di coppe. Il Bologna è già volato a Riad in un’occasione, nell’agosto 2010, nell’era Porcedda (e successivo salvataggio societario con l’avvento del gruppo di imprenditori messo insieme da Consorte). Con Franco Colomba in panchina, poi destinato all’esonero prima ancora dell’inizio del campionato, il Club viene invitato a partecipare all’International Elite Tournament, un torneo organizzato dai padroni di casa dell’Al-Shabab e Al-Hilal. Di quel torneo rimane solo il profumo dei soldi, allora servivano come il pane, a Porcedda. S’intende.
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