Bologna, prestazione chiaroscura per il difensore colombiano: protagonista di un buon primo tempo con il Napoli ma poi complice di un grave errore
Tra i giocatori migliori del difficile primo tempo del Bologna contro il Napoli c’è stato sicuramente Lucumì. Il difensore colombiano ha più volte tamponato la furia continua degli attaccanti allenati da mister Conte con i continui inserimenti di Hojlund, Politano e Neres.
Il Bologna di Italiano rispetto al solito non è riuscito a tenere un possesso palla continua, tipico del gioco di Conte e più volte è stato messo alle strette dalla grande prestazione dei ragazzi di Conte.
I partenopei si sono vendicati del due a zero in campionato nel match di inizio novembre allo stadio Dall’Aram quando Conte fu protagonista di una conferenza diventata molto celebre che aveva messo degli interrogativi sul futuro della stagione azzurra.
Bologna, le difficoltà fisiche della difesa
Heggem e Lucumì sono stati per tante giornate tra le migliori coppie difensive di tutto il campionato di Serie A per via di una condizione fisica dei due giocatori sempre al meglio. Con il mese di dicembre però sono iniziati i problemi, sia per l’aumento sempre più importante degli incontri che per i problemi fisici sia del colombiano che delle riserve Casale e Vitik.
Heggem in particolare non era mai stato sotto la sufficienza prima di inizio dicembre e già con la Cremonese, Juventus e Napoli è parso in netta difficoltà. Probabilmente la difesa sarà il primo reparto da rinforzare nel mercato di gennaio.
La sensazione è che alla rosa di Italiano serva almeno un quinto centrale per avere una maggiore rotazione. Da De Vrij fino ad arrivare a Disasi, sono diversi i nomi già usciti in orbita rossoblù.
Bologna, le difficoltà di Lucumì nel secondo tempo con il Napoli
Tra i giocatori che potrebbero giovare in una maggiore rotazione c’è sicuramente Lucumì. Il colombiano dopo un buon primo tempo con il Napoli è stato protagonista dell’errore che ha portato il gol del due a zero di Neres con la complicità di Ravaglia.
