Renato Villalta, ex ala della Virtus Bologna dal 1976 al 1989, con tre scudetti nel palmares, ha rilasciato un’intervista al quotidiano la Repubblica, per parlare proprio delle V nere. Di seguito alcune sue dichiarazioni.
Sulla vittoria dell’Eurocup e il ritorno in Eurolega: “È ciò che si merita una città come questa, che vive per il basket. La Virtus ha il blasone della squadra europea, un’antica storia anche in campo internazionale. Ed è anche tra le fondatrici dell’Eurolega”.
Sulla serie contro Tortona: “Le partite chiave sono sempre gara 1 e gara 2. Lì può nascere il passo falso, e in effetti poteva capitare alla Virtus nella prima partita. L’altra sera ero tranquillo e la squadra ha vinto con autorità”.
Sugli arrivi di Hackett e Shengelia:“Sono stati due acquisti imprevisti ma che hanno dato fisionomia e quadratura del cerchio. Ora la Virtus è una squadra profonda e con il giusto mix”.
Sull’ala georgiana:“Shengelia è il giocatore col vestito perfetto per l’Europa: ha carattere, è veloce e determinato. Il suo contributo con canestri, assist, qualche rimbalzo lo mette in ogni partita. Ha movenze vecchio stile da, giocatore anni ‘70 , ma estremamente efficaci. Per me è un super giocatore”.
Sulla finale contro l’Olimpia Milano: “Sono le più forti del nostro campionato. Credo che la Virtus sia più profonda, più completa e ha la mentalità giusta per ripetersi. Milano rispetto allo scorso anno ha più motivazioni, è arrabbiata per non aver raggiunto le Final Four, vuole vincere un titolo e riscattare la finale perduta della scorsa stagione”.
“C’è un fattore che però potrebbe far pendere la bilancia per la Virtus: Weems. Fa sempre buone cose ma credo sia un po’ in flessione, magari sta tirando il fiato in vista della finale ma se gioca bene lui gioca bene la squadra. È il collante del gruppo, il fattore trainante della Virtus delle ultime stagioni”.
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