Bologna, alla scoperta di Holm: il nuovo terzino per Italiano

Il primo acquisto del nuovo Bologna targato Vincenzo Italiano è Emil Holm, terzino destro classe 2000 ormai ex Spezia, il quale ha passato l’ultima stagione in prestito all’Atalanta di Gasperini. 

Un trasferimento che costerà ai rossoblù una cifra vicina ai 7 milioni di euro, mentre lo svedese firmerà un quadriennale con opzione per il quinto anno.

Andiamo a scoprire di che tipo di giocatore si tratta tramite le statistiche offerte da FootData.

Bologna, ecco la posizione in campo di Holm

In primo luogo va sottolineato come nelle precedenti esperienze italiane tra Spezia e Atalanta sia stato impiegato come quinto di centrocampo, e si può notare dalla “heatmap” sottostante, in quanto viene evidenziato come lo svedese sia in grado di occupare con continuità tutta la fascia destra, spingendosi fino all’area di rigore avversaria.

E’ marcata la differenza per esempio con Posch: l’austriaco occupa maggiormente la sua area difensiva, dato che la costruzione del classe 1997 è quella di difensore centrale. Tramite questi dati è dunque possibile comprendere come fattori fondamentali nel gioco di Holm siano grande gamba e fisicità, elementi necessari per percorrere la fascia con continuità per tutti i novanta minuti.

Bologna, come può integrarsi Holm nel calcio di Italiano?

Dopo aver constatato le ottime qualità fisiche del classe 2000, analizziamo le sue capacità tecniche confrontandolo con Kayode, terzino destro classe 2004 impiegato con continuità da Italiano nel corso dell’ultima stagione. 

L’ex Atalanta mostra un’ottima abilità nel dribbling, sono infatti 2 a partita per lui, con un’ottima percentuale di riuscita del 75%, mentre il giovane esterno viola si ferma al 68.4%. Queste percentuali migliorano ulteriormente nella metà campo avversaria: 80.7%, Holm mostra dunque ottime capacità nel saltare l’uomo. 

Allo stesso modo sono ottimi i numeri relativi ai duelli aerei: 2.5 a partita, con una percentuale di riuscita del 48.2%. L’ex Spezia potrebbe invece migliorare nei duelli difensivi: 5.2 a partita con una percentuale di successo del 12.9%, valori minori rispetto a Kayode, che si esprime con 7 duelli a gara ed una riuscita nel 20.5% dei casi. 

Un altro fattore su cui deve lavorare è l’accuratezza dei passaggi. Va sottolineato come giocando da esterno di centrocampo nella squadra di Gasperini la precisione cala, dato il numero di cross effettuati e la difficoltà nei passaggi da mettere in pratica, tuttavia i numeri non sono eclatanti: 14 a gara con una percentuale di riuscita del 76.3%, mentre per Kayode 39 a match con un successo del 90.6%. Questi numeri sicuramente miglioreranno nel calcio di Italiano, ma lo svedese dovrà dimostrare di essere all’altezza.

In conclusione si tratta di un acquisto per il presente e per il futuro, che da un lato mostra ottime qualità fisiche, fondamentali nella proposta calcistica di Vincenzo Italiano, soprattutto per il ruolo di esterno basso. D’altro canto dovrà essere in grado di affinarsi tecnicamente, per prendere parte con successo al gioco palleggiato del tecnico ex Fiorentina.

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