Tutto è pronto nella palestra del san Mamolo judo in via Guerrini 25 a Bologna per accogliere tutti gli amanti della disciplina, dai più piccoli ai master per una stagione che possa ripartire a pieno ritmo dopo due inverni davvero difficili.

Ma proprio per mantenere le vecchie abitudini che il Covid aveva fatto dimenticare, Paolo Checchi, presidente e fondatore della storica società bolognese da oltre 30 anni, che oggi può contare su oltre 300 tesserati, ha portato i suoi ragazzi dal 2 al 5 settembre 2021 in ritiro a Baia di Vallugola, all’interno del Parco Naturale regionale del Monte San Bartolo, in provincia di Pesaro Urbino, per uno stage di judo che oltre all'aspetto tecnico, ha avuto proprio il significato di una ripartenza, per ritrovare la voglia di stare tutti assieme.

Oltre 70 i ragazzi e le ragazze dagli 8 ai 30 anni che hanno aderito, purtroppo un numero ridotto proprio per rispettare le normative anti-covid sul tatami, con il green pass esibito da tutti. <<Si sono sottoposti ai primi allenamenti sotto la guida di tecnici di grande esperienza – racconta Paolo Checchi - come il maestro Guerrino De Patre e Paola Di Luigi che hanno condotto circa 8 ore quotidiane di allenamento suddivise in fasi atletiche, tecniche, arbitrali e pratiche cominciando dalle 7 del mattino con un'ora e mezzo di di preparazione atletica. Insieme a De Patre, VI dan ed arbitro internazionale che ha partecipato ai principali eventi dell'IJF Judo World Tour, si è approfondito lo studio pratico di alcune tecniche prendendo ad esempio in migliori atleti giapponesi dell’Olimpiade appena trascorsa>>.

Cosa ha caratterizzato questa edizione dello stage? <<La peculiarità è stata rappresentata dall’esposizione e dall’approfondimento del regolamento di gara e dell’arbitraggio, materie estremamente complesse che hanno interessato fin da subito atleti e tecnici. Dal sabato, invece, gli allenamenti sono stati condotti da Paola Di Luigi, VI dan ed atleta di caratura internazionale con al suo attivo svariate medaglie mondiali tra le quali la vittoria di un campionato europeo master, di due campionati del mondo master di kata (forma tradizionale) e di un campionato del mondo master di shiai (combattimento). Le sue lezioni si sono snodate tra il combattimento a terra e quello in piedi, passando per lo studio di tecniche e movimenti propedeutici al raggiungimento della propria tecnica vincente. Durante lo stage, alcuni giovani aspiranti tecnici hanno svolto la prima lezione del corso volto ad acquisire la qualifica CONI di istruttore di primo livello. L’ultimo giorno di stage, i tecnici hanno organizzato, come di consueto, i “giochi senza frontiere”: tutti gli atleti hanno formato squadre miste ed equilibrate di età compresa tra gli 8 anni ed i 20 che si sono sfidate in piscina per tutta la mattina della domenica. Gli atleti, stanchi, ma felici hanno poi fatto ritorno a casa nella speranza che quest’anno sportivo porti loro tante soddisfazioni>>.

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