Il Bologna viaggia a ritmo Champions e con lui anche chi ci sta dietro - riporta l'edizione odierna della Repubblica. Lo staff ordito e costruito da Thiago Motta fin qui ha eseguito un lavoro magistrale; perchè se il grande merito è dei calciatori, un piccolo plauso almeno va fatto a chi li ha messi nella condizione di rendere al meglio. 

I ruoli principali

L'italo-brasiliano ha sempre fatto capire come nel risultato influisca il lavoro di tutti, a prescindere che si vinca o si perda, il merito o le colpe sono di tutti: la forza del gruppo. Un gruppo lo si evince anche e soprattutto al di fuori del rettangolo verde, dove il legame indissolubile e forte che si viene a creare rappresenta l'arma in più tramutata durante la settimana prima e in partita poi. Motta si è circondato di fedelissimi, portati dietro dalla Francia, prima a Spezia e poi a Bologna. Famiglia a tutti gli effetti, come il caso del video analyst Garcia, cognato di Motta. Gli altri? Riservati nella vita privata, fermi fortemente sul duro lavoro. E' il caso di Alexandre Hugeaux, che ha già esordito da primo allenatore a Spezia prima e a Bologna poi, vincendo in casa contro il Sassuolo dopo la squalifica di Motta rimediata a San Siro il sabato precedente. Prima di seguirlo a La Spezia era tecnico del Lione femminile Under 19; i due si sono conosciuti nelle trafile del Psg, e da lì non si sono mai più separati. Due occhi in più su cui contare, sia in allenamento che nella scelta delle formazioni, oltre ovviamente alle metodologie di gioco. Conosciuti a Parigi e poi portati con sè in Italia anche Simone Colinet, il preparatore atletico fedelissimo di Thiago in ogni sua esperienza da allenatore, e Dossou Yovo, il preparatore dei portieri. Quest'ultimo è diventato noto per la crescita esponenziale dell'attuale portiere dei rossoneri, Mike Maignan; anche se i vari Areola e Louchet ne hanno tratto un ottimo lavoro. Stesso discorso per Skorupski in primis, ma anche Ravaglia e Bagnolini.

Lukasz Skorupski
Lukasz Skorupski (ph.ImageSport)

Gli altri fedelissimi

Non solo Yovo per quanto riguarda la porta, bensì l'argentino Iago Lozano (28 anni), il più giovane della compagnia. Tifoso del Newell's, ha vestito la maglia da estremo difensore in leghe minori nel paese natale per poi andare in Spagna, al Villareal, come preparatore delle giovanili. Per tre anni ha vestito il duplice ruolo di giocatore e preparatore, salvo poi buttarsi esclusivamente sulla seconda. Infine, nello staff ci sono i video analyst: l'ex calciatore romano Alessandro Colasante e Flavio Francisco Garcia, cognato del tecnico dopo il matrimonio con la sorella. Dulcis in fundo, i preparatori atletici ereditati da Sinisa: Nicolò Prandelli e Paolo Aiello.

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