Franco Colomba è un vero e proprio simbolo del Bologna. Sia da calciatore che da allenatore è sempre stato amatissimo dalla tifoseria. Lui e la sua nipotina Nina si sono affacciati dal balcone durante la parata del Bologna per la festa della Coppa Italia. Trofeo che aveva vinto lui da giocatore nel 1974. Ecco le sue parole al Corriere dello Sport.
È presto per dirlo. Il mercato è suscettibile di cambiamenti repentini, tutto può modificarsi. Da quando ci sono gli agenti c’è stato un cambiamento drastico: in passato le bandiere sventolavano, mentre ora è sempre più complicato. Ma il Bologna è in buone mani. Se ci saranno cessioni direi di riporre massima fiducia in chi ha operato negli ultimi due anni perché anche a fronte di partenze sono stati fatti acquisti, spesso di giocatori sconosciuti ai più, che hanno fatto alla grande. Ho massima fiducia nella società e nell’allenatore che ha amalgamato il gruppo nel modo migliore.
Sicuramente più si cambia e più c’è da ricominciare. Quando ci sono cessioni improvvise o numeroso a volte si riparte da zero, ma al Bologna ci sono giocatori cardine, leader veri ai quali i nuovi arrivati si agganciano e non dico che sia semplice ma comunque il passaggio risulta meno difficile. Giocatori come Freuler, Ferguson, Orsolini e anche De Silvestri o qualche giovane come Castro sono punti di riferimento importanti per far arrivare giovani di qualità e belle speranze.
Credo che sia un ragazzo maturo e intelligente. Quando si hanno 35 anni ci si deve rendere conto che non si possono giocare 38 partire di campionato, più quelle delle Coppe all’intensità necessaria. Se capisce che deve essere gestito per rendere al massimo problemi non ce ne sono. Ma queste cose verranno eventualmente definite in fase di acquisizione. Comunque, per come lo vedo, Immobile è un ragazzo di carattere e queste cose le capisce.
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