Nel campionato di Segafredo e Kigili c'è poco in comune: la prima lotta per il vertice, la seconda per non retrocedere, i mezzi sono diversi, le qualità tecniche sono diverse. Però la domenica appena andata in archivio ha visto un filo di Arianna legare l'Unipol Arena al PalaDozza.

Affrontare Reggio Emilia, squadra altalenante capace di tutto e il contrario di tutto, dovendo rinunciare a Kyle Weems la mattina della gara non è cosa semplicissima. Ma la Virtus ci ha abituato a mostrare una grande forza d'animo, che sopperisce abbondantemente alle difficoltà legate ai continui infortuni e alle continue assenze. A metà stagione i secondi posti in campionato e in Eurocup sono perfettamente in linea con le ambizioni della società e assumono un valore ancora più forte tenendo conto di quante volte Scariolo e il suo staff hanno dovuto rimodellare la squadra, gli assetti, le rotazioni. Non sono risultati affatto banali quelli che ha ottenuto la formazione bianconera, che può tirare un sospirone di sollievo per le condizioni di Milos Teodosic. Lo spavento per il serbo è stato tanto, si è temuto il peggio e invece è “solo” un’edema osseo: una ventina di giorni, trenta al massimo, e il serbo tornerà in campo. Sarà comunque un periodo di gare delicate, soprattutto in Eurocup, ed è bene che Nico Mannion torni in fretta a dare una mano ai suoi compagni: ora più che mai c'è bisogno di lui.

Anche la Fortitudo ha dovuto rinunciare ad un uomo chiave poche ore prima del delicatissimo match contro Varese. L'assenza di Feldeine poteva togliere brio e qualità all'attacco biancoblu ma l'impatto del nuovo arrivato Frazier è stato molto più che soddisfacente. Senza voler infierire, non c'è paragone con quello che finora ha dato Gudmunsson nella speranza che una rondine faccia primavera. Inevitabile però che la copertina se la prenda Robin Benzing, a lungo in modalità nowitzkiana e autore del canestro decisivo che ha tolto molti pesi dalle spalle della F. Il cammino verso la salvezza è lunghissimo, bene ha fatto Martino ad arrabbiarsi per il calo di tensione negli ultimi secondi che è costato una tripla dall'angolo, ma il peso specifico del risultato di ieri è enorme. In primis perché getta Varese ancora più nello sconforto, in secundis perché la Kigili ha mostrato ancora di saper vincere le partite che deve vincere e per una squadra che deve salvarsi è fondamentale. Mercoledì contro Sassari sarà necessario dare continuità ai risultati: per la qualità estetica del gioco ripassare quando le acque saranno più tranquille.

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