Musa Barrow (Social)

L'edizione odierna del Corriere di Bologna proprone un'intervista multipla a quattro protagonisti del calcio giocato di ieri.

Fabio Bazzani: "L'errore sul colpo di testa è figlio dello stato psicologico del rigore sbagliato. È arrivato sulla palla demolito, con poca convinzione. Uno che ha fatto quel gol da 35 metri ha il fuoco addosso. Forse ha pesato il nuovo incrocio con lo Spezia, oppure Barrow potrebbe non essere un rigorista molto freddo. Il giudizio è sufficiente, staziona tra il 6 è il 6.5".

Franco Colomba: "La prima rete di Barrow è una genialata: se lo fa Cristiano Ronaldo lo vediamo in ogni sigla tv. Forse la prova di Musa nel complesso è da 6, perché ha risolto un problema importante alla squadra: con una sconfitta oggi saremmo molto più preoccupati. Sul rigore non mi sento di crocifiggere il classe '98, però ha ragione Mihajlovic quando dice che non lo vede sempre concentrato".

Renato Villa: "Mercoledì sera l'ho visto male da prima punta in avvio. Da esterno offensivo non è ancora il Barrow che siamo abituati a conoscere, ma il gol del 2-2 è un capolavoro che può realizzare un giocatore vero. Sbagliare un rigore è umano. Critico di più chi glielo ha fatto tirare in quella situazione. La fiducia va mantenuta: se la do, poi ha poco senso toglierla. Si è presentato dal dischetto molle. Gli avrei dato 5; ha siglato una bellissima rete, tuttavia ha disputato una brutta partita".

Giacomo Cipriani: "Le assenze hanno tolto fiducia alla squadra e con il Bologna che gira poco è diventato meno fluido anche lui. I rossoblù hanno bisogno del gambiano e delle sue sinfonie. Il gol è un'intuizione geniale. Andando sul dischetto nel recupero si è preso una responsabilità, ha tirato malino, però non mi sento di crocifiggerlo. Per il gambiano prestazione da 5.5".

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