Da un lato Matias Soulé, calciatore argentino in prestito al Frosinone ma di proprietà della Juventus, che con il suo piede mancino e la sua qualità può ricordare per certi versi Dybala. Dall’altro lato Joshua Zirkzee, che nasce come centravanti con abilità uniche di fraseggio con il resto della squadra. Soulé e Zirkzee rappresentano il fulcro delle rispettive squadre, i registi offensivi che permettono all’intero undici in campo di esprimersi al meglio.
Come sottolineato dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, Zirkzee con l’addio di Arnautovic ha conquistato la titolarità indiscussa nel Bologna di Thiago Motta, e ora con 2 gol e 1 assist oltre a giocate di grandissima qualità, si sta facendo notare da tutta la Serie A. Per il tecnico italo-brasiliano Zirkzee è imprescindibile, e se ora anche i numeri verranno dalla sua parte, il Bologna si troverà in casa un gioiello non da poco.
Sponda Frosinone c’è invece Soulé, che è il calciatore più giovane in Serie A ad aver partecipato ad almeno 3 reti, e più di lui nel creare occasioni (17) ci sono solo Zielinski e Koopmeiners. Per lui si sono già aperte le voci di un possibile rientro dal prestito anticipato già a gennaio, ma Di Francesco non ci pensa nemmeno: la salvezza passa dai suoi piedi.
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