Ecco le dichiarazioni di Carlo Recalcati, l'ex allenatore che condusse la Fortitudo Bologna alla conquista del primo scudetto, rilasciate al "Corriere di Bologna": “La Fortitudo è viva? Lo è di sicuro. Il derby poteva essere una partita giocata senza nulla da perdere, ma a Trieste è arrivata una conferma importante. Oggi la Fortitudo sembra aver acquisito la capacità di esprimere la sua identità anche sotto stress. Si può restare ottimisti. Questo roster mi piace rispetto a quello iniziale e ha due guardie vere, Frazier e Feldeine, che permettono di impiegare Procida come ala piccola, ruolo dove può alternarsi con Aradori. Apprezzo anche la soluzione di Benzing come cambio di Groselle, con Charalampopoulos da 4. La lotta per non retrocedere? La classifica è molto corta e anche quest'anno molte squadre lotteranno su due fronti, perché bastano un paio di vittorie per cambiare tutto. Aver abbandonato l'ultimo posto in classifica può permettere alla Effe di credere più nel proprio lavoro, mi sembrano in risalita. Scontri diretti al PalaDozza contro Cremona, Trento e Napoli?  Saranno le classiche partite che varranno doppio. Affrontarli in casa sarà determinante. Cosa può avere in più la Effe rispetto alle altre che lottano per non retrocedere? Ha un bel poker a ruotare fra play e guardia composto da Frazier, Feldeine, Durham e Fantinelli. Con l'aggiunta di Aradori e Procida, è un reparto piccoli che hanno in pochi e che compensa una minore efficacia nei lunghi. Fantinelli? Sarà una vera aggiunta al roster. Lo stimo dai tempi di Treviso”.


GLI HIGHLIGHTS DI TRIESTE-FORTITUDO


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