La Segafredo riesce, finalmente, a sbloccarsi nella serie e porta a casa la prima vittoria di questa finale scudetto

I ragazzi di coach Scariolo si impongono per 69-61 contro l'Olimpia Milano, in seguito ad un match di grande fatica, dispendioso a livello fisico, ma soddisfacente dal punto di vista difensivo e della lucidità nei momenti catartici dell'incontro.

Le pagelle

VIRTUS

BELINELLI 6 - non è la sua serata e lo si vede durante il corso del match. Il capitano bianconero parte fortissimo e segna i primi minuti di gara a livello di produzione offensiva; nella seconda metà dell'incontro sbaglia tanto da oltre l'arco, riuscendo, però, a chiudere la serata con 10 punti sul tabellino personale. Il 2/8 da tre pesa sulla valutazione del numero 3 felsineo, il quale si applica in difesa, ma fa peggio del compagno di ruolo Teodosic.

HACKETT 8 - quella del numero 23 è una super partita. Il playmaker gestisce molto bene quasi tutti i possessi che passano dalle sue mani, difende con aggressività su Napier, sfiancandolo e concedendogli pochissimo spazio per concludere a canestro, e si dimostra decisivo anche a livello di produzione offensiva. 13 punti, 3/3 da due, ⅔ da tre, ½ ai liberi, 5 rimbalzi e 3 assist per l'ex CSKA.

TEODOSIC 7,5 - la sua valutazione è leggermente più bassa rispetto a quella di Hackett, poiché il fuoriclasse serbo non è così incisivo in fase difensiva e deve gestire meno palloni rispetto al playmaker italiano, ma la prova del numero 44 resta da ricordare: Milos, infatti, fa impazzire la difesa di Milano con le sue penetrazioni, i suoi scarichi sul perimetro, la sua intesa con i lunghi virtussini nel pitturato e, più in generale, le sue magie. Quando serve segnare è anche concreto e chiude il match con 12 punti a referto.

PAJOLA 6,5 - non gioca una partita eccelsa, ma fa il suo e lo fa bene. Il numero 6 della Segafredo arrivava da due gare non brillanti, in cui si era mostrato sottotono e sente immediatamente la necessità di riscattarsi: in difesa si comporta bene, la gestione della sfera è più che sufficiente ed in attacco segna qualche punto importante per i suoi. 

JAITEH 6 - salva la sua prova grazie a qualche rimbalzo importante e ad una presenza comunque fastidiosa per gli avversari sotto le plance. Il francese chiude l'incontro con 4 punti all'attivo in diciassette minuti sul parquet, 5 palle vaganti catturate ed una difesa discreta in accoppiamento su Hines. Deve migliorare, può essere la chiave di svolta per i suoi, ma ha la necessità di “ripulirsi” di qualche sbavatura di troppo. 

SHENGELIA 7 - 4 punti fondamentali, 9 rimbalzi, una grande prestanza fisica nel pitturato e 6 “cioccolatini” forniti ai compagni. Vede il gioco, legge quasi ogni situazione in anticipo e questo gli permette di accumulare vantaggio sulla difesa avversaria: il numero 21 è un “regista” aggiunto per la Segafredo e riesce a mettere in difficoltà Milano con la sua fisicità e la sua esperienza.

MICKEY 6,5 - 10 punti in ventitré minuti sul parquet di gioco, 5/7 da due e 1 assist per l'ex Zenit. Il numero 25 colpisce ripetutamente l'Olimpia con il suo tiro dalla media distanza, piazzandosi al centro del pitturato e concludendo subito dopo la ricezione, senza mettere la palla a terra, per togliere un tempo di gioco agli avversari, i quali, infatti, non riescono quasi mai ad accorciare su di lui. Spiccano, a livello puramente statistico, i 0 rimbalzi catturati, sintomo di una prova insufficiente su questo fondamentale, soprattuto nel primo quarto. 

OJELEYE 5,5 - deve essere più preciso, poiché dalle conclusioni del numero 37 passa gran parte del destino bianconero. Se l'ex Boston non riesce a colpire quando si alza dalla lunga distanza, l'attacco di Bologna perde una soluzione e diventa, quindi, più prevedibile, caratteristica che la Virtus non può permettersi di avere. La squadra lo trova con continuità, lui si libera bene, ma, molto spesso, non riesce a trovare il fondo della retina. In difesa si comporta bene, soprattuto nel ruolo di ala piccola in accoppiamento su Shields.

ABASS 6 - fa il suo e lo fa con estrema applicazione. L'ex di turno difende con forza, aggressività e decisione, ma è, di fatto, nullo in fase offensiva; non trova tanto spazio sul parquet di gioco, ma merita la sufficienza, poiché si dimostra utile alla causa.

CORDINIER 5,5 - a differenza di quanto accaduto in Gara 2, viene poco coinvolto dai compagni in fase offensiva e paga la poca frequenza con cui riceve la sfera. Il numero 00 non riesce a sfruttare la propria fisicità ed il proprio atletismo per penetrare ed arrivare fino al ferro, ma si applica in difesa, tiene bene su qualsiasi giocatore avversario e questa è, senza dubbio, una nota di merito. 

CAMARA s.v.

MANNION n.e.

SCARIOLO 7 - la sua squadra gioca peggio rispetto ai primi due atti della serie in attacco, risulta un po' meno fluida, non sempre concretizza ciò che crea, ma vince, grazie, in particolare, ad una grande difesa e ad una maggior concretezza nei momenti più importanti del match. La Virtus sta crescendo, soprattutto a livello emotivo e mentale e questo è fondamentale anche in vista delle prossime partite.

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