🎙 Lepore: "Italiano ha espresso spirito di comunità. Domenica sarà una festa che unirà la città"
Le dichiarazioni del sindaco di Bologna Matteo Lepore alla consegna del Nettuno d'Oro a Vincenzo Italiano

Al centro tecnico Niccolò Galli, alla vigilia della gara valevole per la trentottesima ed ultima giornata di Serie A tra Bologna e Genoa (in programma sabato 24 maggio alle ore 18, allo stadio Renato Dall’Ara), il tecnico felsineo Vincenzo Italiano ha ricevuto dal sindaco Matteo Lepore e dall'assessore allo sport Roberta Li Calzi il Nettuno d’Oro.
Un riconoscimento istituito dal Comune di Bologna nel 1974, assegnato a personalità, aziende, istituzioni e realtà culturali che si sono distinte per aver dato lustro alla città di Bologna attraverso la propria attività professionale, sociale o culturale.

È la terza volta che la squadra di calcio della città riceve la benemerenza civica. La prima fu vent'anni fa, nel 2004: venne premiata, in quel caso, la squadra dello scudetto 1964. Nel 2011 il riconoscimento andò a Marco Di Vaio, all'epoca trascinatore di una salvezza rocambolesca (l'attaccante restituì il premio pochi giorni dopo a causa dell'inchiesta sul pass disabili, ma gli venne riconsegnato l'anno successivo). Lo scorso anno, invece, il sindaco di Bologna aveva deciso di conferire il Nettuno d'oro al Bologna calcio della stagione '23-'24, dopo la qualificazione in Champions League.
Infine quest'anno nuovo riconoscimento per l'autore di una stagione storica per gli emiliani, culminata con la vittoria della Coppa Italia.

Le dichiarazioni di Matteo Lepore dopo la consegna del Nettuno d'Oro a Vincenzo Italiano
Siamo contentissimi, per noi tutte le occasioni per venire a Casteldebole e rendere omaggio alla squadra sono importanti. Per il Nettuno d'Oro in genere scegliamo figli nati nella nostra città, ma abbiamo pensato - anche in virtù della grande apertura nei confronti di chi viene a vivere a Bologna - di allargare questo premio a chi veramente ha avuto un merito civico importante per Bologna ed è questo il motivo che ci ha spinto anche quest'anno ad omaggiare la squadra, così come nella passata stagione. Abbiamo scelto una figura in particola e abbiamo voluto omaggiare il mister Vincenzo Italiano.

Le parole di Lepore su Italiano: un playmaker in campo come nella vita
Italiano è stato un playmaker da giocatore ed il destino ha voluto che divenne un grande regista anche da allenatore. Io sono stato figlio di un allenatore di basket, mio padre era playmaker e lo sono stato anche io. Nel modo in cui Italiano ha fatto crescere la squadra ci sono molte delle attitudini che hanno i registi. Siamo rimasti molto colpiti dal discorso fatto a Roma davanti al presidente Mattarella: ha rappresentato la squadra, la società e tutta la nostra città. Hai espresso valori importanti, a partire dallo spirito di comunità.

Lepore: “La città ha vinto”
Voi siete stati un esempio per la società in cui viviamo e per le nuove generazioni. A Roma eravamo tanti tifosi da tutta parte d'Italia, un esodo per una Coppa che volevamo dopo 51 anni. La città ha vinto e Italiano con il suo modo di allenare ha espresso lo spirito di comunità che ci caratterizza. Domenica ci saranno tante famiglie e giovani che vi seguono e il messaggio dello sport deve essere questo. Vincenzo sei diventato un cittadino bolognese: grazie per i tuoi valori.

Lepore parla del rinnovo di Italiano: “Il Bologna deve essere una seconda pelle”
Non voglio dire nulla sulla firma del contratto, spero di non dare il Nettuno d'oro a uno che… (si interrompe, ndr). Stavo per dire qualcosa che non posso dire. Ognuno nel calcio fa le sue scelte ma la nostra maglia ti rimane attaccata come una seconda pelle e non va più via. Il mio augurio è che sia così per tutti voi, perché siete un orgoglio e vi vogliamo bene. Siamo al vostro fianco e lo saremo per sempre.
L'appello di Lepore per la festa di domenica: “Mettete le bandiere fuori dal balcone”
È stata una vittoria corale. Questo Nettuno d'Oro è per Vincenzo Italiano ma anche per tutta la società, i giocatori ed i tifosi. Invito tutti a venire alla festa che faremo domenica: sarà una parata che unirà davvero la città. Chi può metta fuori dal balcone una bandiera rossoblù perché sarà una grandissima occasione di festa.
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