Inaccettabile. Non ci sono molti termini per definire la prestazione di ieri della Segafredo in semifinale di Coppa Italia. Contro una Bertram incredibilmente efficace sui due lati del campo, le V Nere sono state a dir poco svogliate, abuliche e superficiali e in nessuna gara è possibile esserlo figuriamoci in una ad eliminazione diretta in un torneo che manca al club da 20 anni. Non si salva nessuno, in campo e in panchina; come in campionato Ramondino ha incartato Scariolo senza che questi sia riuscito a trovare contromisure adeguate, complice anche l'apporto scarso per non dire nullo dei giocatori. A sfiorare la sufficienza sono solo Weems e Jaiteh, troppo poco per pensare di ribaltare un passivo arrivato anche a -24. Emblematico poi l'inizio della ripresa: dopo aver segnato un buzzer beater con Hervey prima dell'intervallo, la Virtus avrebbe dovuto e potuto aggredire l'avversaria. E invece 8-0 Derthona senza che ci fosse nessun segnale di amor proprio dei Campioni d'Italia che Campioni non sono stati. Lì la gara è sostanzialmente finita.

La Coppa Italia è un torneo a parte, una parentesi che non può essere presa a riferimento per una valutazione generale della stagione nel bene e nel male. Vale e varrà anche per la Virtus, per la quale il problema non è tanto la sconfitta in sé quanto come verrà affrontata nei prossimi giorni prima di tornare in campo. Ovvero se si analizzano con precisione certosina le cause che hanno portato a questa debacle e poi si risolvono allora sarà stata una sconfitta salutare; viceversa ci sarà da patire e non poco perché il rischio di dover convivere con gli strascichi sarebbe elevato. Manca qualcosa alla squadra? Si intervenga sul mercato come e quanto possibile. Ci vogliono allenamenti mirati? Si lavori in palestra. C'è una sottovalutazione di avversari sulla carta più deboli? Si parli con i giocatori e si rimettano sui giusti binari. Sono ipotesi, possono essercene altre, dall'esterno non possiamo sapere quale sia quella/e giusta/e ma all'interno sì; dalla gestione del post Tortona non passa tutta la stagione della Virtus ma buona parte sì.

La prossima settimana senza Scariolo e i nazionali servirà probabilmente per sbollire rabbia e tensione. Poi dal 28 bisognerà rimboccarsi le maniche: già la sfida con il Bursaspor del 3 marzo è semplicemente una partita da non sbagliare. Le qualità e le armi per ripartire ci sono tutte, non sono state certo disperse: sta alla Virtus tirarle fuori e utilizzarle al meglio.

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