Al Dall’Ara, al termine del pirotecnico pareggio tra Bologna e Juventus (3-3 il risultato finale firmato dalla doppietta di Calafiori, il gol di Castro e le marcature di Chiesa, Milik e Yildiz), è intervenuto Thiago Motta. Il tecnico rossoblù ha parlato così ai microfoni della sala stampa.
L’analisi del match da parte del tecnico italo-brasiliano
Il risultato non cancella quanto fatto in 37 partite fino ad oggi. Abbiamo giocato i primi 30 minuti molto bene, poi la gara si è equilibrata. Loro sono una grande squadra, hanno vinto la Coppa Italia contro una grande Atalanta che è in un bellissimo momento. Io sono felicissimo per quello che i ragazzi hanno fatto in campo e gli voglio ancora più bene.
Sull’abbraccio con Montero a fine partita
Con Paolo ci conoscevamo poco ma ci siamo incontrati nel corso per allenatori. Ci siamo subito trovati bene. Me lo ricordo come giocatore e lo ammiravo tantissimo. Ora ci siamo ri-incontrati e sembrava che ci conoscessimo da tantissimo tempo: è una persona per bene, seria, fantastica. Lo stimo e gli voglio bene come un amico. Ho pochi amici nel mondo del calcio, lui è uno di questi. So di poter contare su di lui, oltre ad essere un grande professionista è una grande persona.

Sul calo degli ultimi 20 minuti
Dobbiamo sempre andare al massimo perché un episodio può cambiare la partita, nel calcio moderno bisogna andare sempre ad alta intensità e tenere un ritmo veloce. Oggi volevamo vincere ma questo pareggio non mi rovina niente, mi basta vedere la faccia dei miei giocatori che erano arrabbiati per non aver vinto la partita. Sono sicuro che andranno a casa e saranno con il rammarico perché questi ragazzi hanno fame e vogliono sempre vincere.
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Sull’aprire le porte di Casteldebole per gli allenamenti
A Bielsa chiesero la stessa cosa e io vi do la stessa risposta. Voi non volete vedere come si allenano i ragazzi, voi volete vedere se succedere qualcosa per poi farne scaturire una polemica. Quindi per evitare questo, terremo le porte chiuse. Con questo non voglio dire che mi paragono a Bielsa: non lo conosco personalmente ma è un allenatore che stimo tantissimo sia per quello che ha fatto sia per come lo ha fatto.
Sul futuro
Capisco la domanda, ma nel giorno di questa festa non è giusto parlare di ciò. Ne parlerò internamente con il presidente e poi lo comunicheremo insieme. Ho avuto il privilegio fino ad oggi di fare questo bellissimo viaggio e spero di terminarlo nel migliore dei modi a Genova. Poi parleremo del mio futuro.
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