PRIMO QUARTO

I primi due punti della gara sono della Virtus e arrivano da un’incursione di Hackett, che insacca il pallone direttamente all’interno della retina, Sassari attacca, prova a rispondere e ci riesce con la conclusione appoggiata al vetro di Stephens; Hackett va a segno anche dalla lunga distanza, gli ospiti commettono fallo in attacco, Belinelli e Bendzius sbagliano una volta a testa da oltre l’arco, poi il capitano bianconero mette ordine ed appoggia al tabellone su assist del suo playmaker. Kruslin fa 2/2 dalla linea della carità, sfruttando il contatto irregolare con Belinelli, Mickey e Shengelia segnano in semigancio virando sul piede perno e lo stesso georgiano va a schiacciare in contropiede, in seguito alla palla persa di Robinson nell’altra metà campo: è 13-4 a metà del primo parziale. Robinson guida per due volte la transizione dei suoi, ma non trova il fondo della retina in nessuna delle due occasioni, le vu nere ne approfittano e pescano Ojeleye solo sotto le plance, pronto ad inchiodare al ferro il 15-4. Shengelia si libera della marcatura di Jones, vira sul piede perno, mantiene l’equilibrio e si appoggia al vetro per altri due punti, dall’altra parte segna solo Bendzius, il quale trova due canestri consecutivi, poi il numero 21 della Segafredo strappa il pallone dalle mani di Stephens, appoggia al tabellone, subisce fallo e, successivamente, completa il gioco da tre punti. 1/2 a gioco fermo di Diop, piazzato dalla media di Lundberg ed è 22-9 ad un minuto dal termine del parziale; tripla di Bendzius, il quarto finisce 22-12.

SECONDO QUARTO

Jaiteh parte forte nella seconda frazione, si mette in isolamento contro Diop, lo spinge il più vicino possibile alle plance, si alza per il tiro, subisce fallo, ma fa 0/2 dalla linea della carità, Jones trova solo il secondo ferro con il suo piazzato, ma nemmeno Weems riesce a colpire gli avversari: partita molto veloce, ritmi alti, ma poca precisione dopo due minuti dalla ripresa del gioco. Per la seconda volta consecutiva la Segafredo costringe la Banco di Sardegna ad arretrare fin sotto il tabellone ed a commettere fallo, questa volta ai danni Pajola, il quale, grazie ad un’ottima rimessa, regala a Weems la possibilità di insaccare la sfera all’interno della retina in assoluta libertà, i bianconeri riprovano questa azione per una terza volta, ma è proprio il numero 34 di casa a perdere il possesso sulla pressione di Kruslin. La tripla di Robinson riaccende le speranze degli isolani, porta il punteggio su 24-18 ed obbliga coach Scariolo a richiamare i suoi in panchina; dopo il timeout, i felsinei imbastiscono una buona azione all’interno del pitturato, con velocità innescano Jaiteh per un’inchiodata al ferro (sbagliata dal numero 14) e gli regalano la chance di segnare dalla lunetta, sfruttata con un 1/2. Kruslin colpisce da oltre l’arco in angolo, Weems ne mette due, poi Lundberg ruba palla al numero 6 avversario, parte in contropiede, sbaglia l’appoggio al tabellone, seguono altri errori da parte della Segafredo e la Dinamo punisce i padroni d casa con le triple di Dowe e Bendzius. In seguito al timeout richiesto da coach Scariolo, Shengelia fa 1/2 a cronometro fermo, Drop risponde da sotto le plance, ma Ojeleye e Hackett non ci stanno e colpiscono con cinque punti consecutivi, che costringono coach Bucchi a richiedere un minuto di sospensione; Treier dalla lunga distanza firma il 33-35, Mickey trova solo il ferro in semigancio, Belinelli fa 1/2 dalla lunga distanza, poi Bendzius commette fallo a rimbalzo su Shengelia, il quale chiude perfettamente il suo viaggio a gioco fermo. Piazzato di Jones a segno, tripla di Hackett sul primo ferro e le squadre vanno al riposo lungo sul 38-39.

TERZO QUARTO

Le vu nere iniziano forte nel terzo quarto, Belinelli penentra e trova due punti in appoggio al vetro, dall’altra parte Dowe segna allo scadere dei ventiquattro secondo a disposizione dell’attacco sassarese, poi Shengelia fa 2/2 dalla linea della carità, ma Dowe non ci sta e per la seconda volta consecutiva colpisce dalla media distanza. La tripla di Belinelli in catch and shoot permette a Bologna di tornare a +2 sul 45-43, ma Bendzius rimette tutto in ordine per la Dinamo con un appoggio al tabellone vincente; Mickey si alza da oltre l’arco, secondo ferro, dentro-fuori la tripla di Stephens, solo cotone per Belinelli: è 48-45 dopo quattro minuti dall’inizio del terzo parziale. Due punti a segno per Kruslin, errore di Bendzius, solo primo ferro per Robinson con il suo falughter e allora la Segafredo ne approfitta, allungando nel punteggio con il runner di Hackett da centro area, che costringe coach Bucchi al timeout. Al rientro della squadre in campo, Pajola tenta lo scippo ai danni di Robinson, il pallone finisce in out, ma la Virtus mostra aggressività difensiva; Weems raccoglie un rimbalzo importante, i padroni di casa corrono nella metà campo avversaria e Shengelia appoggia al tabellone i due punti del 52-47 a tre minuti e trenta dall’ultima pausa. 2/2 di Diop dalla linea della carità, dall’altra parte errore di Shengelia, rimbalzo di Jaiteh, nuova opportunità per il georgiano e due punti a referto in appoggio al vetro, Sassari pareggia immediatamente i conti con la penetrazione vincente da parte di Robinson, il quale segna ancora, questa volta in reverse, facendo -1 Dinamo. Tripla di Weems, +4 Segafredo, errore di Devecchi, poi 2/2 da parte di Mickey a gioco fermo e le vu nere provano a scappare sul 59-53; gran difesa bianconera, Bendzius è costretto a prendere una conclusione impossibile dai nove metri, non trova neanche il ferro, mentre, nell’altra metà campo, Mickey fa +8 Virtus in semigancio. Lundberg trova la penetrazione giusta per sbloccarsi nel secondo tempo proprio sulla sirena di fine quarto, che termina sul punteggio di 63-53. 

QUARTO QUARTO

In apertura di quarto, Dowe commette violazione di passi, Lundberg penetra e non perdona, trovando il secondo canestro consecutivo personale e portando i suoi sul +12. Il quarto quarto è un assolo Virtus per i primi quattro minuti: la squadra di coach Scariolo stringe in maniera significativa le maglie della propria difesa, costringe per ben due volte Sassari alla violazione dei ventiquattro secondi, si fa sentire a rimbalzo, cattura la maggior parte delle palle vaganti e produce in attacco senza fermarsi. Il 72-53 a sei minuti dal termine dell’incontro è la dimostrazione di quanto detto in precedenza, con la cattiveria agonistica di Jaiteh da sottolineare: il numero 14 francese, infatti, cattura tre rimbalzi consecutivi, inchioda al ferro e completa un gioco da tre punti portando i suoi sul +18 e, do fatto, chiudendo il match in favore della Segafredo. Un po’ troppo nervosismo caratterizza la fase centrale dell’ultima frazione di gioco, Weems e Mickey hanno qualcosa da dire a Bendzius, che non fa mancare la sua risposta; in questo clima di tensione, la Banco di Sardegna torna a -17 sul 76-59, riuscendo, finalmente, a limitare le bocche da fuoco avversarie. Bendzius sblocca i suoi con un tiro preciso dalla media distanza, Mickey schiaccia al ferro a risposta bolognese, poi Jones fa 1/2 a cronometro fermo e la Virtus perde il possesso del pallone: è 78-62 a due minuti dalla sirena finale. Weems inchioda, Robinson replica in palleggio, arresto e tiro, ma il numero 34 di casa è ormai troppo caldo e va a segno anche dalla lunga distanza; da oltre l’arco colpisce anche Abass e le vu nere chiudono la partita. L’incontro termina sul punteggio di 86-69.

Scariolo: "Siamo soddisfatti di aver messo un’altra vittoria in classifica e andiamo avanti. In vista dei playoff dobbiamo..."
Dalmonte: "Da questa partita dobbiamo uscire a testa alta"

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