Prosegue il momento complicato del Bologna che perde di misura anche il secondo round di un trittico di partite davvero insidioso. Dopo il passo falso al Franchi di settimana scorsa, è arrivato un altro 0-1 nel posticipo di domenica contro l'Atalanta. L'ennesima gara chiusa a reti bianche per i rossoblù che, per dare un quadro più chiaro della crisi di risultati, in casa, non hanno segnato neanche un gol in 5 delle ultime 6 partite. Tolta la vittoria sullo Spezia, bisogna tornare indietro addirittura fino al 4 dicembre per festeggiare un gol al Dall'Ara, nella sconfitta per 2-3 contro la Fiorentina.
Numeri, dunque, piuttosto preoccupanti, con un Bologna che, anche nella gara di ieri, ha creato 2-3 palle gol senza riuscire, clamorosamente, a superare Musso. Seconda sconfitta consecutiva, davanti agli occhi attenti di Saputo in tribuna, arrivato dal Canada in questi giorni proprio per fare un check societario. E' evidente che qualcosa, da diverse settimane, si sia rotto. Il 2022 continua a regalare solo insuccessi, con l'unica vittoria che, in ormai 3 mesi di nuovo anno, continua a rimanere quella casalinga (e piuttosto faticosa) contro lo Spezia.
Fortunatamente, per il momento, guardarsi alle spalle non è necessario, con l'ultimo slot per la retrocessione lontano ben 11 lunghezze. Un margine piuttosto rassicurante, anche considerando che le tre in fondo fanno veramente pochi punti. Dopo 7 anni di gestione Saputo, però, ritrovarsi ad inizio aprile a dover dare anche un'occhiata alle spalle non era sicuramente nei programmi dello chairman canadese. 

La stagione finirà dunque senza grandi sussulti, con l'ormai sempre più certa mini rivoluzione societaria in estate. E, lasciatemelo dire, sarebbe anche giusto così. Il ciclo dirigenziale iniziato ormai 5 anni fa, pare ormai essere sempre più al capolinea. Urge quindi una ventata d'aria fresca per dare nuovo slancio al Bologna e alle sue ambizioni.

LE FORMAZIONI

La scelta della vigilia di Siniša Mihajlović è stata lasciare in panchina Musa Barrow, insistendo sul 1-3-4-2-1 con praticamente tutti i migliori uomini a disposizione in campo. Davanti a Skorupski linea difensiva composta da Soumaoro, Medel e Theate. Schouten e Svanberg in cabina di regia, con De Silvestri e Hickey sulle corsie laterali. Dietro alla punta Arnautović spazio a Soriano e a Orsolini

L'Atalanta, invece, si è presentata al Dall'Ara piuttosto decimata, con una panchina composta anche da diversi primavera. Solita assenza pesante di Zapata, ai box ormai da diversi mesi. Forfait dell'ultimo minuto anche per Boga e Malinovskyj. Toloi assente dopo essere uscito malconcio dal match di Europa League. Gasperini ha quindi costruito il suo 1-3-4-2-1 provando a mettere in campo i suoi giocatori migliori, lasciando in panchina anche un paio di carte da giocarsi a gara in corso. Davanti a Musso dunque Scalvini, Demiral e Djimsiti. Hateboer e Pezzella a coprire le corsie esterne, con Freuler e De Roon in mezzo al campo. Tridente inedito composto dagli intelligenti Pessina e Koopmeiners a giostrare alle spalle di Muriel

LA PARTITA

Fin dai primi minuti il Bologna ha voluto costruire da dietro sfruttando soprattutto l'abilità tecnica di Theate, il più pulito dei tre difensori rossoblù. Come vediamo nell'immagine 1, i rossoblù provano a dare il via alla propria manovra sulla zona sinistra di campo. L'Atalanta crea un blocco centrale molto compatto, con tutti gli uomini a marcare i propri riferimenti, tentando di indirizzare sull'esterno le giocate dei padroni di casa. In questo caso il Bologna ha l'obiettivo di ‘andare sopra', cercando Soriano proprio alle spalle del blocco dell'Atalanta. Questo potrebbe infatti permettere di saltare direttamente la pressione e di andare a puntare nell'1 contro 1 la difesa avversaria, tentando di vincere i duelli individuali, fondamentali in queste situazioni.

IMMAGINE 1 - Costruzione del Bologna orientata a sinistra, con la ricerca della profondità alle spalle dei giocatori dell'Atalanta

Soprattutto nella prima frazione l'Atalanta ha tenuto molto meglio il campo rispetto al Bologna. La costruzione dei rossoblù è stata spesso frettolosa e ha sofferto anche della notevole intensità in fase di non possesso dei bergamaschi. Come vediamo nell'immagine 2, la formazione di Gasperini è ben posizionata su tutti i riferimenti di gioco del Bologna. Medel, in possesso del pallone, si ritrova costretto o a lanciare lungo o a servire De Silvestri in una posizione però piuttosto scomoda, con il corpo orientato verso la propria porta e la pressione forte del giocatore dell'Atalanta a togliergli tempo e spazio. Nel caso di un rilancio lungo, inoltre, la truppa di Gasperini, come dicevamo poc'anzi, specie nel primo tempo, ha vinto praticamente tutti i duelli con gli attaccanti del Bologna, lavorando con ordine, aggressività e puntualità sulle marcature preventive. 

IMMAGINE 2 - Nella prima frazione l'Atalanta ha tenuto molto bene il campo, impedendo al Bologna di risalire con ordine e uomini

I primi squilli offensivi realmente pericolosi del Bologna sono cominciati ad arrivare nel momento in cui l'Atalanta ha perso ritmo nel suo gioco. Questo è accaduto a partire dal secondo tempo, quando i bergamaschi sono rientrati in campo con minor intensità. I rossoblù hanno dunque messo in difficoltà le maglie avversarie attirando in avanti e poi provando a giocare alle spalle. Una delle più clamorose occasioni è arrivata al 49' con Arnautović. Come vediamo nell'immagine 3, il suo contro-movimento, prima ad andare incontro e poi ad attaccare la profondità, ha messo in seria difficoltà Demiral, più orientato a cercare l'anticipo. Soriano è molto bravo a ricevere il pallone e di prima intenzione a servire proprio lo splendido movimento del centravanti austriaco che ha poi clamorosamente peccato di freddezza davanti a Musso.

IMMAGINE 3 - Nella ripresa il Bologna ha accompagnato di più la manovra, sfruttando anche gli spazi alle spalle dei difensori avversari

Un altro bello sviluppo tentato dal Bologna nella ripresa è quello che vediamo nell'immagine 4. In tre/quattro tocchi in verticale, infatti, i rossoblù sono riusciti ad ‘accendereArnautović. Possiamo inoltre notare come il passaggio in profondità, che arriva addirittura da dietro la linea di metà campo, tagli in due la pressione dell'Atalanta. Come di consueto si vengono a formare degli 1 contro 1, contro la difesa bergamasca, sia sugli esterni che centralmente. Anche in questo caso a fare la differenza è la capacità di vincere questi duelli individuali per poi liberare un compagno alla conclusione.

IMMAGINE 4 - Una bella verticalizzazione a tagliare il campo dell'Atalanta per permettere ai giocatori offensivi di andare velocemente in 1 contro 1 con i difensori

Dopo una seconda frazione di gioco in cui il Bologna sembrava in grado, quantomeno di portare a casa almeno 1 punto, arriva invece la doccia gelata con il gol dell'esordiente Cissè. Una rete inaspettata, arrivata proprio nel miglior momento dei padroni di casa e con un'Atalanta sicuramente lontana dalla forma migliore. Come si evince dall'immagine 5 notiamo l'errore, per troppa foga, di Medel. Il cileno, infatti, esce e si stacca in maniera troppo frettolosa dal reparto difensivo, con il tentativo di accorciare su Pasalic. Il punto è che il Bologna, però, copre già sufficientemente bene la porta, grazie alla presenza e protezione di Schouten, Svanberg e anche De Silvestri. Il giocatore croato dell'Atalanta sarebbe stato dunque in difficoltà nel trovare una giocata efficace in avanti. L'uscita di Medel, invece, non seguito dai restanti compagni di reparto, permette a Cissè di smarcarsi, rimanere in posizione regolare e di creare l'unica traccia possibile nella quale essere servito, proprio dallo stesso Pasalic, e praticamente davanti al portiere, per battere poi Skorupski.
Dettagli, anche minimi, che in questi momenti poi possono rivelarsi fatali. In Serie A la lettura delle situazioni è fondamentale.

IMMAGINE 5 - Il gol dell'Atalanta e l'errore di Medel di accorciare troppo in fretta pur avendo una situazione di compattezza centrale

Dopo il gol dell'Atalanta, il Bologna ha provato a riversarsi nuovamente in avanti, provando a sfruttare anche la freschezza dei cambi. Ma la manovra è diventata troppo macchinosa e prevedibile, perdendo ben presto lo slancio e l'organizzazione avuta per quasi tutti i secondi 45'. Gli ultimi minuti, infatti, hanno messo in mostra un Bologna orientato alla ricerca della giocata individuale per trovare il pareggio, piuttosto che insistendo sulle trame offensive proposte fino a poco prima. Questa strategia si è esaurita in fretta, con nessuna occasione realmente pericolosa confezionata dalle parti di Musso e il triplice fischio a sancire la seconda sconfitta consecutiva.

Poco da dire se non che ritengo sia ormai sotto gli occhi di tutti che questa stagione abbia poco altro da regalare al mondo rossoblù. Il campionato terminerà senza troppi scossoni, con il futuro prossimo che sarà, a mio modo di vedere, piuttosto cupo. A Saputo l'importante e necessaria decisione di dare nuova linfa a questa società.

LEGGI ANCHE: La sconfitta con l’Atalanta condanna il Bologna ad una deriva desolante. Cupe le prospettive per il finale di stagione

Match Analysis: l'Inter di Simone Inzaghi
Giovanili, i risultati del weekend

💬 Commenti