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📈 Il Bologna e i secondi tempi: è record in Serie A

Il Bologna non vuole farsi abbattere dalla sconfitta contro l’Atalanta e deve assolutamente dare il massimo nel rush finale, che può ancora valere la Champions League.

La squadra di Italiano ha un asso nella manica: come riporta il Corriere dello Sport, è prima in Serie A per punti accumulati nei secondi tempi.

Lo speciale record ha consentito ai rossoblù di portare a casa molte partite, ma l’altra faccia della medaglia è un approccio incerto alla gara, che stenta a decollare nei primi minuti.

Il caso di Bergamo

Al Gewiss Stadium, l’approccio del Bologna ha compromesso la partita. I gol di Retegui e Pasalic sono arrivati nei primi 25 minuti e da lì è stato difficile recuperare.

Nonostante l’ottimo stato di forma e uno stile di gioco inconfondibile, Vincenzo Italiano non è ancora riuscito ad aggiustare questo piccolo difetto nella “macchina” quasi perfetta di questa stagione.

Il caso di Bergamo, infatti, non è per nulla isolato: lo stesso approccio maldestro si verificò a Como, a Lecce, a Parma e in parte a Verona – come sottolinea anche il Corriere -.

Jhon Lucumì (ph. Image Sport)

Primi in Serie A

Certo che se gli approcci alla partita del Bologna potrebbero far discutere, i secondi tempi della squadra rossoblù non si possono contestare.

I felsinei hanno il record per quanto riguarda i punti conquistati nelle seconde frazioni di gara e, in moltissimi casi, hanno conquistato la vittoria proprio grazie agli ultimi 45 minuti.

59 punti (media di 1,87) ottenuti nella parte più calda della partita e ben 35 gol segnati, a testimoniare uno stato di forma strabiliante. Incredibile il paragone con i punti conquistati nei primi tempi: il Bologna sarebbe a metà classifica con solo 41 punti e 16 reti (meno della metà rispetto ai dati del secondo tempo).

Vincenzo Italiano, dunque, ha un asso nella manica per ribaltare i pronostici e ottenere più punti possibile nella corsa Champions.

Dan Ndoye esulta dopo il gol al Milan (ph. Image Sport)

LEGGI ANCHE: “L’importanza di chiamarsi Jens: senza di lui il Bologna non decolla. I numeri sono chiari“

Nicolò Dorati

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