Gianluca Pagliuca: “Per come stavamo adesso, avremmo battuto anche l’Efes. A inizio anno ero convinto vincessimo l’Eurocup ma non lo scudetto: è successo il contrario e lo preferisco di gran lunga. Zanetti è stato di parola, come mvp cito Pajola”.

Nicola Rizzoli: “La Virtus ha costruito una squadra grandiosa, complimenti alla dirigenza. L’mvp della stagione è stato Teodosic ma quando uno è indeciso su chi è l’mvp, va assegnato all’allenatore: Djordjevic ha creato questo gruppo di impressionante solidità”.

Pier Ferdinando Casini: “Il trionfo della Virtus mi ha commosso, riportando alla mente il tricolore del 1976. Bisogna fare un monumento a Zanetti per i suoi investimenti: prima o poi dovremo vestirlo di nuovo di rossoblù, se vogliamo andare in Europa con il calcio”.

Massimo Giletti: “Sono felice di poter festeggiare dopo vent’anni, compreso il viaggio di andata e ritorno dall’inferno. Grande merito a Zanetti, che ha dimostrato ancora una volta che non si resta al vertice nell’imprenditoria e nello sport per caso. Mi spiace che Lucio Dalla non possa godersi questa gioia”.

Renato Villalta: “Non mi aspettavo questo trionfo, avevo detto 55-45% Milano anche per cabala. Cito Teodosic, Belinelli e Weems, ma è il successo del gruppo: lo scudetto non si dimentica ed è giusto così, per lo sforzo fatto da Zanetti. Un’emozione da brividi, con l’augurio di non dover aspettare altri vent’anni per il prossimo”

Roberto Brunamonti: “Questo scudetto mi riempie di gioia, il tempo che è passato amplifica l’entusiasmo per un traguardo pienamente meritato con un basket di primo livello. E con un’anima italiana, su tutti Pajola in crescita costante. Ringrazio Zanetti per la dedica ad Alberto Bucci: un gesto che dà un senso più profondo a una grande impresa”.

Alberto Tomba: “Una bellissima vittoria conquistata con grande determinazione, come quelle che ho ottenuto io. Dopo vent’anni era ora che la Virtus tornasse ai vertici del basket italiano. Ho visto un bel successo di squadra, ottenuto con tecnica e cuore, in cui il gruppo ha fatto la differenza”.

Andrea Mingardi: “Le cose inaspettate sono le più belle: grandi i nostri campioni come Belinelli e Teodosic, ma vedere un ragazzino che lotta come Pajola è l’essenza dello sport. Bisogna ringraziare Zanetti e dire bravo a Djordjevic. È stato un tiro da quattro… a zero”.

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