Mihajlovic dice che il Bologna è la squadra con più ammoniti d’Europa. E’ una fake. Se l’è inventato lui, o qualcuno gli ha suggerito un dato sbagliato. O forse nella foga del momento l’ha sparata volutamente grossa. Tanta era la rabbia per la vittoria sfumata all’ultimo momento contro l’Udinese che con qualcuno o qualcosa bisognava pur prendersela. Capita. Ma resta una balla buttata là, sperando che i più ci caschino. E molti ci sono cascati. Se l'obiettivo era quello di spostare l'attenzione, Mihajlovic c'è riuscito. Invece basta andare a controllare. Il Bologna in 17 giornate ha raccolto 34 cartellini gialli. Nella classifica della Serie A occupa il 10° posto, alla pari con la Fiorentina. Il 10° posto, avete letto bene. A metà classifica, quindi lontani da qualsiasi rivendicazione contro arbitraggi avversi. Guida la speciale classifica la Lazio, con 51 gialli, poi lo Spezia con 48, sul podio anche la Sampdoria con 44 e poi a scendere. Fino al Bologna: decimo. Altro che: primi in Europa per cartellini gialli. Tecnicamente si chiama vittimismo, più concretamente serve a nascondere qualcosa e a dare un alibi ai propri giocatori. Ora: se Mihajlovic dice che il Bologna è «primo in Europa» per ammonizioni subite, noi possiamo dire che nel 1986 abbiamo segnato un gol nel derby di Milano, staccando di testa in mezzo all'area, colpendo la traversa e intervenendo sulla ribattuta con una rovesciata spettacolare. A quel punto il pallone è finito in porta e noi siamo andati sotto la curva a festeggiare. Ce lo ricordiamo tutti. Basta andare a controllare, no? Appunto. Quindi, per cortesia, basta con le sciocchezze. Sarebbe stato più onesto ammettere il rimpianto per tre punti sfuggiti di mano in modo così maldestro, anche se rimproverare qualcosa ai rossoblù – che hanno retto per un tempo intero in inferiorità numerica dopo l’espulsione di Svanberg – è pure difficile. Il Bologna ha fatto la sua onesta partita, raccogliendo il quinto pareggi consecutivo. Bene? Male? Quello è. Un pari che ha scontentato tutti. Di Mihajlovic sappiamo. Ha detto che l’arbitro ha rovinato tutto. Sulla stessa frequenza d’onda anche Gotti. Forse è vero, forse no. Ognuno giudichi da sé. Resta il fatto che la «fake» di Mihajlovic – voluta o meno, dettata o meno dalla trance agonistica dell’immediato dopo-partita – è appunto una bufala. Roba da balle spaziali. E con le bufale non si va da nessuna parte. O altrimenti crediamo a tutto. Persino che il Bologna è la squadra più ammonita d’Europa. E che noi quella volta nella primavera del 1986 abbiamo segnato un gol nel derby di Milano, ma non avete nemmeno idea di che cosa è stato quel gol.
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