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Italiano: “Non vogliamo fare comparse: avremo le nostre chance. Guerra in Ucraina? Dico questo”

Alla vigilia della gara valevole per la prima giornata della nuova Champions League tra Bologna e Shakhtar Donetsk, in programma mercoledì 18 settembre, alle ore 18.45, allo stadio Renato Dall’Ara, è intervenuto il tecnico del Bologna Vincenzo Italiano. L’allenatore rossoblù ha parlato così ai microfoni della sala stampa.

Le parole d’introduzione di Vincenzo Italiano

Sono qui con il mia braccio destro Lollo De Silvestri ed il mio braccio sinistro Riccardo Orsolini. Il primo è leader, senatore, capo branco di questa squadra ed era importante averlo qui oggi in questa prima conferenza. Riccardo invece sono convinto che comincerà a trascinare la squadra a suon di gol ed è giusto che sia qui a rappresentare i compagni dopo quanto di buono fatto lo scorso anno. C’è grande orgoglio da parte nostra e da parte mia c’è curiosità e voglia di affrontare in maniera convinta questo nostro cammino. In casa possiamo giocarci le nostre chance. 

Sulla compattezza del gruppo

Mi piace che sia apprezzata questo trade union. È il messaggio che vogliamo mandare: tutti per uno e uno per tutti quando facciamo colazione, quando saliamo sul pullman, fino a quando scendiamo in campo. Ci servirà questo aspetto contro squadre che sembrano tutte superiori a noi, ma sono convinto che tutte quelle che abbiamo sul girone le possiamo mettere in difficoltà. Le prestazioni fatte qui al Dall’Ara sono state ottime e dobbiamo ripeterle. Domani saremo nel nostro stadio, davanti al nostro pubblico e dovremo farci rispettare. 

Lorenzo De Silvestri

Sull’emozione dell’esordio

Anche da parte mia c’è una grande emozione di fronte la competizione europea più prestigiosa. Ho avuto la possibilità negli ultimi due anni di essere protagonista di un percorso culminato con due finali, andate male, ma il percorso mi ha formato, mi ha dato spunti per continuare a lavorare e sarà così anche quest’anno. C’è grande emozione perché andremo in stadi gloriosi contro avversarie che in Europa hanno dettato legge. Sarà un percorso da vivere con grandissimo orgoglio. Non vogliamo fare le comparse, vorremo mettere in difficoltà tutti. Cercheremo di dare il nostro meglio.

Sullo Shakhtar Donetsk

Il livello è alto. Affronteremo un avversario abituato a queste competizioni. Per esperienza ci sta davanti, è abituata a giocare questa competizione, ma con questo nuovo format avremo 4 partite in casa in cui dovremo far vedere quanto valiamo. Anche fuori si dovrà battagliare ma in casa avremo una spinta maggiore perché dovremo onorare la nostra gente. Ci faremo trovare pronti.

Sul finale di partita di Como

Essendo un percorso nuovo, nato da poco tempo, siamo obbligati a trarre degli spunti positivi. Gli ultimi 20 minuti di Como sono stati importanti dando una grande indicazione: il gruppo è unito, solido, chi è entrato dalla panchina ha dato un segnale bellissimo e importante. In queste prime 4 partite si è visto un buon Bologna in casa, ma diverso fuori, dove abbiamo perso troppi palloni sanguinosi. Quei 20 minuti sono stati un’iniezione di fiducia per la squadra. Non abbiamo avuto molto tempo per preparare la sfida ma il ritmo è questo. In poche ore dobbiamo essere pronti. Per questo da qui in avanti verranno coinvolti tutti.

Sulle difficoltà iniziali nel suo percorso sotto le due Torri

Ci stiamo esprimendo a sprazzi, andiamo a folate. Ci sono momenti in cui cerchiamo di proporre tutto quello che facciamo in allenamento, in altri dimostriamo che dobbiamo ancora lavorare. Dopo due mesi nessuna squadra può esprimersi al meglio: abbiamo avuto giocatori arrivati tardi per Olimpiadi, Copa America e Europei, abbiamo avuto qualche infortunio di troppo. Piano piano cresceremo.

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Sul pubblico del Dall’Ara

Ho capito cosa vuol vedere il pubblico di Bologna: impegno, sudore, sacrificio. La gente si è abituata bene e vuole vedere giocare bene questa squadra. Noi lavoriamo tutti i giorni con grande abnegazione per cercare di ottenere questi aspetti. 

Ancora sullo Shakhtar Donetsk

Tornando da Como ci siamo proiettati subito su questa partita. Lo Shakhtar è una squadra giovane, che ha una produzione offensiva importante (nelle ultime due partite ha segnato 8 gol), ha nazionali di valore e se non gli metti pressione giocano un calcio di qualità. L’uno contro uno è troppo importante per noi. Non dobbiamo commettere errori: sarà una partita aperta, ma penso di averla preparata bene.

I giocatori dello Shakhtar Donetsk festeggiano (ph. Depositphotos)

Sul suo percorso di crescita come allenatore

Sono felice di essere arrivato sin qui. Mi ha aiutato tantissimo quanto vissuto in Europa negli ultimi due anni girando in stadi caldi contro squadre che in casa e fuori si trasformano. Mi auguro che quello che ha lasciato a me tale percorso possa farlo anche per tanti ragazzi che affronteranno questa esperienza per la prima volta. L’ultimo biennio mi ha aiutato ad essere meno emozionato, meno ansioso. Voglio far capire questo ai ragazzi. 

Sulla situazione in Ucraina

Guerra? Abbiamo toccato anche questo aspetto con i ragazzi. Lo Shakhtar è una società che sta vivendo qualcosa di inspiegabile. Ci auguriamo che questo conflitto possa finire al più presto. Questi ragazzi stanno vivendo delle difficoltà che spesso passano in secondo piano, ma da parte nostra c’è il massimo rispetto per i nostri avversari. Stanno lontano dalle famiglie e sono costretti a girare per gli stadi per poter fare il nostro stesso mestiere.

LEGGI ANCHE: De Silvestri: “Vedo un gruppo piacevolmente unito. Mi sento un bolognese a tutti gli effetti”

Leonardo Nevischi

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