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Alla scoperta delle avversarie del Bologna in Champions League: il Benfica

Dopo un’attesa durata più di 60 anni, il Bologna ha conosciuto le otto avversarie che incrocerà nella prima fase della prossima Champions League. Nello specifico, nel POT2, oltre agli ucraini dello Shaktar Donetsk, i rossoblù hanno pescato il Benfica.

I rossoblù giocheranno il match contro i lusitani all’Estadio Da Luz, un impianto moderno da circa 65.500 posti situato nella bellissima Lisbona, la capitale del Portogallo. La città, una delle più ad ovest d’Europa, è situata nel centro-sud del paese ed ha circa 550.000 abitanti. 

L’impianto portoghese ha ospitato, negli ultimi anni, più di una finale europea, sinonimo di bellezza ed avanguardia per lo stadio situato poco fuori il centro di Lisbona.

Fondato nel 1904, il Benfica vanta un palmares nazionale di tutto rispetto: 38 Primera Liga, 26 Coppe di Portogallo, 21 Supercoppe di Portogallo e 7 Coppe di Lega Portoghese. Il simbolo del club è un’aquila.

Il Benfica, che ha chiuso il campionato al secondo posto, proprio dietro all’avversaria storica (oltre al Porto), lo Sporting Lisbona, altra squadra che il Bologna affronterà, sempre nella capitale portoghese, nel suo cammino in Champions League, ha sicuramente più esperienza nella “Coppa dalle Grandi Orecchie” rispetto agli uomini di Vincenzo Italiano. Riviviamola insieme.

La storia del Benfica in Champions League

Il Benfica, nella propria storia, vanta ben 7 finali di Coppa dei Campioni, dove è uscita vittoriosa nelle prime due, per altro in due stagioni consecutive. In bacheca ha, inoltre, una Coppa Latina, oltre ad aver partecipato a due edizioni della Coppa Intercontinentale e a tre finali di UEFA Europa League, uscendone però sempre sconfitta.

Angel Di Maria (ph. Depositphotos)

Il club portoghese è da sempre una fucina di talenti, ma il più iconico è senza dubbio Eusebio, vincitore di molti premi tra cui il Pallone d’oro 1965 e di due Scarpe d’oro.

Entrambe le vittorie in Coppa Campioni, oltre ad altre tre partecipazioni alla finale della competizione, sono arrivate tutte negli anni 60.

Anche al giorno d’oggi e, in generale, negli ultimi anni la rosa della compagine portoghese è di livello e il Benfica è sempre stato un osso duro nelle competizioni europee. Ne sa qualcosa la Juventus di Massimiliano Allegri, uscita con le ossa rotte dal doppio scontro nel girone di Champions League appena due stagioni fa.

Vediamo insieme i maggiori pericoli per Orsolini e compagni.

La probabile formazione del Benfica

L’ultim’ora dell’esonero da parte del club portoghese di Roger Schmidt mescola le carte in tavola in casa Benfica. Per il tecnico è stato fatale l’1-1 contro la Moreirense, che ha fatto seguito a due vittorie (3-0 contro il Casa Pia e 1-0 contro l’Estrela) e ad una sconfitta, subita per 2-0 sul campo del Famalicao.

In attesa di capire chi siederà sulla panchina del club portoghese, ci limitiamo a segnalare i giocatori più interessanti e pericolosi presenti in rosa.

Partiamo dall’esperienza di due campioni del mondo come Angel Di Maria e Nicolas Otamendi che, nonostante la carta d’identità reciti 36 alla voce “anni”, sono due totem e in competizioni del genere sono un fattore non di poco conto.

Angel Di Maria (ph. Depositphotos)

I giocatori più di spessore della compagine portoghese sono: il difensore centrale Antonio Silva, appena 20enne, il portiere ucraino Anatoliy Trubin, su cui si era mossa anche l’Inter, il centrocampista turco Orkun Kökçü e i due attaccanti.

 Il primo è il 21 enne brasiliano Marcos Leonardo inseguito, tra le altre, dalla Roma, e proprio quel Vangelis Pavlidis, tanto chiacchierato in orbita Bologna nell’ultima sessione di calciomercato.

Chiudiamo con gli ex Serie A: tra le file lusitane militano Joao Mario, visto in Italia con la casacca dell’Inter, Renato Sanches, passato senza lasciare il segno a Roma, Meitè, che ha vestito le maglie di Torino, Milan e Cremonese, ed infine Arthur Cabral, prelevato un anno fa dalla Fiorentina.

Joao Mario (ph. Depositphotos)

La partita contro il Benfica, che indubbiamente non ha il fascino della trasferta a Liverpool o dello scontro, in casa, contro il Borussia Dortmund, rimane comunque una trasferta di assoluto livello e, soprattutto, di fascino.

La cornice del Da Luz e della fantastica Lisbona, infatti, sono un mix perfetto per una di quelle “notti magiche” che tutti i tifosi rossoblù hanno atteso per tantissimi anni.

LEGGI ANCHE: Alla scoperta delle avversarie del Bologna in Champions League: il Liverpool

Niccolò Castellari

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Niccolò Castellari

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