- di Alberto Bortolotti-

C'é di mezzo la politica, quindi l' "inquinamento" di una vicenda gestionale -sportiva è, potenzialmente, massimo. Il Consiglio di Quartiere Borgo Panigale ha votato sulla futura assegnazione del CT Nettuno (costruito, come il CT Bologna, su terreno pubblico) schieratissimo, maggioranza "leporiana" ultracompatta dai moderati - come la Presidente Gaggioli - ai radicalissimi della gauche più convinta, opposizioni sul piede di guerra. Tutto abbastanza fuori registro in epoche di consociativismo e decisioni prese spesso, se non all'unanimità, a largo spettro.
Cosa c'è sotto, qualcuno potrebbe chiedersi, ma anche sopra, perché Via Petronio Fancelli, inizio del quartiere Barca, a un tiro di schioppo dal Dall'Ara, ha il suo dato logistico più rilevante nell'essere confinante con il cimitero e fa parte della categoria dei club "di serie B", non per altro, ma per l'assenza di piscina che qualifica i luoghi "in" della città. Un posto carino, curato, storico, con un buon ristorante ma senza quel plus estetico e rinfrescante per cui in estate è un privilegio non intrupparsi in fila tra Bologna e Cattolica. Ho il lettino al circolo, altroché bagno 58 di Gatteo. Al pomeriggio faccio pure un bridge, dopo la pennica.
Tornando al tema, non è chiarissimo il motivo della vittoria del Nettuno Sc (nuovi) rispetto al Nettuno TC (vecchi). Non è chiaro all'opinione pubblica, giacché immagino che ci si sia basati su criteri. Ora, rispetto a numeri tutti, o quasi, favorevoli ai vecchi gestori (secondo i quali il Comune sta rinunciando a circa 18.000 € l'anno di canone, non previsto nella proposta vincente), i nuovi vantano il contemporaneo "grimaldello" per fare qualunque cosa, non solo sotto le Due Torri: il padel, finora assente in Via Fancelli. Ora va detto che Totti ci si è separato, subito dopo il torneo di Bologna (nuova compagna padelista), e quindi mi verrebbe da dire "occhio alla penna".

Il progetto vincente è redatto in un buon italiano ed é ideologicamente "ampio". Contiene alcune "parole d'ordine" probabilmente chiave in epoca contemporanea. Non si può presentare un progetto gestionale se non si parla di inclusione, rapporto con la scuola, handicap, diversità, campi a disposizione del quartiere, yoga e pilates - un must finale con occhio attento alla internalizzazione e al fascino orientale sempre incombente -, in un accorto "frullatore" che leghi attività diverse ma potenzialmente attrattive per il pubblico. Tre campi da padel coperti (nell'adiacente Villa Serena, con vincolo cimiteriale destinato a suscitare problematiche - già riscontrate al Cierrebi -) aprono prospettive nuove in un contesto in cui scrive, a una recente cena del Panathlon dedicata a questa novità della racchetta che tanto piace ai calciatori, ha sentito con le sue orecchie una praticante, di un certo livello, invitare altri praticanti a...Baricella, campo poco conosciuto ed evidentemente poco frequentato. Roba da KGB delle impugnature! Per cui che esista una "emergenza padel" è indubbio, quanto duri nessuno può saperlo.
Ora, la tempistica. Il Quartiere ha deliberato a favore di Nettuno SC.
Uscirà un bando comunale. E parteciperanno entrambi i contendenti. Nettuno SC può pareggiare eventuali offerte migliorative di Nettuno TC o anche farle proprie. Ha un vantaggio generato da una miglior valutazione del progetto iniziale.
In conclusione, pare opportuno evidenziare un passo significativo della relazione del Direttore del Quartiere: "Per quanto riguarda infine la sostenibilità economico-finanziaria, la congruità del canone di concessione e della durata dell'affidamento, sono verificate per la proposta di Nettuno TC, mentre non è possibile una valutazione del progetto di Nettuno SC a causa della indeterminatezza del principale indicatore di redditività".

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