L’ex capitano di Bologna e Verona Domenico Maietta ha rilasciato un’intervista al Corriere di Bologna, soffermandosi in particolare sul prossimo match di campionato che vedrà i rossoblu scontrarsi proprio con gli scaligeri.
“Sarà una partita particolare, l’Hellas in casa è fastidiosissimo ma lo è stato anche a Torino dove ha retto a lungo sullo 0-0 e ha visto annulalto quel gran gol di Suslov. Il Bologna però in questo momento è la quadra che ti fa divertire di più in A, la più bella: è solido, forte in tutti i reparti. Poi ci può stare la stecca come a Parma, ma ha tutte le carte in regola per puntare all’Europa e la merita. Sarà importante però fare punti contro le pseudo-piccole”.
“Non me lo aspettavo, aveva cambiato tanto ma devo dire che pur avendo perso due grandi giocatori fondamentali Motta, come Calafiori e Zirkzee, ne ha inseriti altri. Ora è una squadra profonda, specie dopo il rientro di Cambiaghi: davanti, chiunque gioca fa bene a partire da Odgaard, il mio preferito”.
“La batteria delle ai ora è lunga e Italiano è bravo a trovare momento e uomini giusti per rendere al meglio, a Firenze non aveva esterni così incisivi. E noto che chiunque gioca fa bene, mentre chi sta fuori non storce il naso ma entra deciso a spaccare la partita: segnale di un gruppo coeso”.
“Due tiri e tre gol subiti, ricordo. Il Verona sta vivendo un’annata particolare: prima il tiramolla, poi la vendita del club al fondo americano e alcune cessioni a gennaio per risanare i debiti. Zanetti in questo contesto in cui ha dovuto sempre ricostruire durante l’anno è stato molto bravo: ha capito che il Bentegodi è un’arma micidiale e cerca di sfruttare l’esperienza di un gruppo che da 2-3 anni conosce bene la lotta salvezza.”
“Contro Fiorentina e Juventus hanno adottato un blocco basso per poi ripartire. Prima venivano a prenderti alto, quasi in modo spropositato e lasciavano troppo l’uno contro uno: credo resteranno chiusi anche domenica, dato che il Bologna contro le squadre che stanno dietro fa più fatica. Anche perché i rossoblu recuperano palla alti e a volte trovi squadre che non giocano nemmeno o lanciando lungo: il Milan il gol al Dall’Ara lo ha trovato così, ma poi è stato disintegrato”.
“C’è da correre ma mi sarei divertito: anche con Andreazzoli all’Empoli c’era questa impostazione. Quando si corre in avanti è sempre bello e fai meno fatica, è diverso che correre all’indietro in uno contro uno a campo aperto. Poi dietro il Bologna ha un giocatore di cui non può fare a meno, Beukema: è concentrato, chiama la linea, accorcia sui centrocampisti, è un elemento di spessore. Ma mi colpiscono in diversi: Dominguez, Castro, Orsolini. Anche Pobega, a parte quei due rossi per troppa generosità.”
“In settimana ci pensi, è inevitabile. Al ritorno io non lo calcolavo, se mi diceva qualcosa mi mettevo a ridere. Sperando di ridere anche di più a fine gara”.
“Porto nel cuore tutti quegli anni: Verona e Bologna sono due piazze che mi hanno dato tanto e che ho amato per davvero. Quindi niente pronostici, ma una speranza: il Bologna in Europa e il Verona salvo a fine stagione.”
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