La parata, la finta. Due gesti impressi nella memoria dopo questa vittoria che ridà fiato al Bologna. La parata, la finta. La parata di Skorupski in pieno recupero sul tiro di Lykogiannis. Il volo, il pallone che sta finendo all'incrocio dei pali, la mano che ci arriva, la deviazione oltre la traversa, la vittoria salvata. Sono già quattro le volte - in undici partite - in cui Skorupski riesce a mantenere la propria porta inviolata. A Bergamo, con il Verona, la Lazio e con il Cagliari al Dall’Ara. Un pareggio e tre vittorie, 10 dei 15 punti ottenuti così. L'anno scorso i “clean sheet” furono cinque. Crotone, Fiorentina, Verona, Parma, Lazio. Ma cinque in trentotto partite. La sicurezza che porta in dote quest’anno, l’anno scorso Skorupski non ce l’aveva. Ha anche più protezione difensiva, chiaro: il 3-4-2-1 lo garantisce. Ma quest'anno il polacco sembra essere ripulito dai momenti di black out improvvisi che l'anno scorso hanno segnato (in negativo) il suo rendimento. La seconda perla da custodire dopo Bologna-Cagliari è la finta, quella con cui Arnautovic spalanca a De Silvestri le verdi praterie per il vantaggio rossoblù. Un gesto tecnico spettacolare, raro e prezioso. Un movimento da fuoriclasse. Alla Ibra, verrebbe da dire. Perché - riguardatelo - la postura è quella, da statua greca padrona del mondo. Dentro una partita faticosa e spesa all'insegna del sacrificio, Arnautovic ha fatto sbocciare tre fiori dal nulla, come stelle alpine cresciuta tra le rocce, in alta montagna. Il “velo” per l’1-0 sta sul gradino più alto del podio, il tiro al volo con cui sfiora il gol sta subito dopo e - terzo - arriva il gol del sollievo e della sicurezza, realizzato al limite del recupero. E’ il 4° gol in campionato. Lo diciamo ora a costo di venire smentiti dai fatti. Non crediamo che Arnautovic segnerà ancora molto (arrivasse a quota 10 sarebbe già soddisfacente), ma il suo contributo - in termini di qualità - ha tutto per diventare un fattore decisivo. La classifica del Bologna oggi è una carezza. 15 punti, gli stessi della Juventus. Roba da non crederci. Gli stessi anche del Verona e dell’Empoli, le due squadre con il Bologna dovrà gareggiare per arpionare un posto al sole nella parte sinistra della classifica. Il Verona è uscito dal Dall’Ara sconfitto (ma c'era ancora Di Francesco), a Empoli il Bologna le ha buscate. Tutto è ancora in gioco per togliersi parecchie soddisfazioni a cominciare dalla trasferta di Marassi, domenica alle 15, contro una Sampdoria che balla sul ciglio dell'abisso.

Resto del Carlino - Ora Bigon non molla la pista Ricardo Pepi
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