Sul giovanissimo talento Gamberini:

E’ un ragazzo giovane, ha 20 anni, un talento assoluto con arresto e tiro da grande giocatore. Al Bologna 2016 è cresciuto tanto, adesso ha l’occasione di fare il passo decisivo, dipende tutto da lui. Caratteristiche e qualità diverse, Gamberini non è a quel livello, mi ha fatto ricordare quando a Livorno, lanciai un ragazzino di nome Gianmarco Pozzecco titolare.

Sulla competitività in crescita dell'A2:

Decisamente impegnativo, 4-5 squadre fortissime e la qualità media che è salita.

Sulle possibilità della Effe e il lavoro fuori dal campo:

Se la giocherà con tutte, mi piace lo spirito battagliero che è nel suo dna. C’è legittima fiducia e non ci sono stranieri finti come l’anno scorso. Caja e Portaluppi hanno lavorato bene, adesso sono curioso di vedere la squadra in campo. Sarà una Fortitudo operaia nel senso positivo del termine.

Sugli stranieri scelti da Caja:

Moore e Sorokas non sono male. Moore è ottimo in difesa e un diavolo in campo aperto, Sorokas è uno che dà sostanza, ma non carichiamoli troppo di pressione e aspettative né loro né la squadra.

Sulla scelta di rivoluzionare la squadra:

Da allenatore ho sempre cercato di tenere uno zoccolo duro. In questo caso Caja ha percepito l’esigente di un ricambio.

Sul talento e il legame di Fantinelli con la Fortitudo:

A Bologna ci sono due bandiere una è Matteo Fantinelli e l’altra è Alessandro Pajola. Il Fante si è legato per la vita alla Effe, giocatori come lui che prendono rimbalzi, distribuiscono assist e difendono in A2 non ce ne sono. Andrebbe sfruttato per fare subito risultato, ma se questo fosse un anno di consolidamento, stagione regolare da 4-5 posto e poi ti giochi tutto nei playoff, la squadra avrebbe fatto quel che ci si può attendere.

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