Domenico Di Carlo: “Con me era principalmente trequartista, ma pure esterno nel 4-3-3 e seconda punta. Vignato magari ha meno inserimento della mezzala classica, arriva al tiro da fuori e col dribbling, ma più del ruolo a contare sono il principio di gioco, e nel Bologna è molto ben definito, e l’intelligenza tattica, e Emanuel ne ha da vendere. Ha sempre avuto grande serenità nelle giocate, a volte all’apparenza sembrava le cose gli scivolassero addosso ma in realtà lui crede molto in se stesso e i compagni gli riconoscono il suo giocare per la squadra”.
Rolando Maran: “Era un bimbo ma in testa aveva la capacità di lettura del calciatore esperto. Vedeva la giocata e aveva la personalità di provarla, prendersi rischi calcolati; già c’era in lui oltre la tecnica l’abilità del far la scelta più pertinente al momento della partita: è per questo che l’ho fatto esordire e che per me può fare tutti i ruoli. Mettere massa fisica e l’impostazione tattica di Mihajlovic gli permetteranno di difendere. Il 4-3-3 è il suo modulo ideale, ma è molto generoso e il 3- 5- 2 non gli cambia molto: invece che star largo e accentrarsi, fa l’opposto”.
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