Dopo la crescita dell’argentino e lo svizzero, Italiano ci riproverà con Cambiaghi e Rowe
Il Bologna non riesce a sfatare il tabù San Siro contro il Milan in campionato. I rossoneri hanno la meglio grazie ad un gol di Luka Modric, campione senza tempo. Troppo poco quanto creato dal Bologna per impensierire l’organizzata difesa di Max Allegri. Dopo tre giornate sono tre i punti per il Bologna di Italiano, con un solo gol all’attivo: quello di Orsolini contro il Como nel match prima della sosta.
Anche ieri a San Siro prosegue la crisi del gol dei rossoblù, chiaro che quindi, Italiano dovrà esser bravo a valorizzare i suoi giocatori , proprio come fatto in passato alla Fiorentina con Nico Gonzalez e al Bologna con Ndoye.
Alla ricerca del gol: Italiano deve plasmare Rowe e Cambiaghi
Lo svizzero, mattatore in finale di Coppa Italia, è partito in estate e al suo posto è arrivato Rowe e responsabilizzato Cambiaghi. Vien da sé pensare che proprio da loro il tecnico si aspetti quella crescita negli ultimi metri, fondamentale per aumentare il numero di gol fatti, anche per dare maggiore imprevedibilità fornendo soluzioni diverse.

L’ex Empoli nel finale della scorsa e in questo inizio si è rivelato una risorsa preziosa, ma sottoporta i numeri non sono ancora degni di nota. Anche Rowe viene da un stagione da appena 3 reti, seppur da subentrato. Italiano risulta però il tecnico giusto per esaltarli, come gia fatto con Nico Gonzalez e Ndoye. Infatti sia il primo che il secondo agli ordini dell’attuale tecnico del Bologna hanno incantato, realizzando 12 reti l’argentino, 8 il secondo. L’auspicio è che ciò si possa ripetere con Cambiaghi e Rowe anche per fronteggiare la crisi del gol.
Le parole di Italiano su Cambiaghi
Dell’implemento dei numeri di Cambiaghi aveva parlato anche lo stesso tecnico a Dazn: “Nicolò secondo me da quando è rientrato, anche l’anno scorso, ha dato il suo contributo anche quando subentrava…Quest’anno parte dall’inizio, con il ritiro sulle gambe, sono convinto può fare tanto. Deve migliorare sotto porta, perché per tutte le situazioni che si crea è un peccato numeri e percentuali più elevate, ma ci stiamo lavorando. Ma anche lui ha capito che sotto questo punto di vista può fare molto di più”