Bologna, Marocchi suona la carica: “Sogno di vincere l’Europa League. Vi svelo il segreto per arrivare in fondo”

L’ex centrocampista del Bologna Giancarlo Marocchi ha raccontato le sue prospettive in Europa League: tra i ricordi del passato e gli obiettivi di questa stagione

L’ex rossoblù Giancarlo Marocchi, oggi commentatore tv, prenderà parte alla telecronaca Sky di domani. Alle 21:00 lo sentiremo al fianco di Maurizio Compagnoni, per descrivere le sensazioni del match.

Oggi Marocchi ha 60 anni, ma un tempo faceva le fortune della Bologna calcistica: cresciuto nel vivaio felsineo, ha giocato con la prima squadra dal 1982 al 2000, con una lunga parentesi alla Juventus tra il 1988 e il 1996. In rossoblù ha vinto l’Intertoto del ‘98 ed è arrivato in semifinale di Coppa Uefa.

Marocchi ha grande fiducia nel Bologna: “I playoff sono il minimo”

Intervistato dal Corriere di Bologna, Marocchi ha raccontato le sue aspettative sulla campagna europea del Bologna.

Quando le cose vanno bene è naturale che aumentino le aspettative. Quindi mi aspetto abbastanza e spero che arrivi tanto in là. Alla luce di quanto ha fatto l’anno scorso in Champions, l’obiettivo minimo è passare il turno

E disputare i playoff non sarebbe di certo un problema:

Fra le prime otto sarebbe ottimo ma disputare i playoff non sarebbe un problema, ti fai una gita in più

Il Bologna affronterà un calendario sulla carta abbordabile, ma Marocchi vuole tenere alta la concentrazione.

L’anno scorso il sorteggio di Champions mi sembrò molto buono, però, giornata dopo giornata, ci accorgemmo che quelle avversarie stavano giocando bene e infatti tre o quattro erano nei primi posti della classifica. Morale: bisogna giocarle tutte, è inutile ora fare delle previsioni, il vero valore dell’avversaria lo scopri quando l’affronti

Certo che forse è andata peggio a loro:

Ribalto la situazione: secondo me un po’ tutte si sono dette “accidenti ci è toccato il Bologna“, ricordandosi delle
prestazioni, tutte in crescendo, dell’anno passato, della vittoria di una coppa nazionale e così via. Mi piace pensare alla loro preoccupazione

È anche vero che le otto avversarie non sono tutte sullo stesso piano.

Se ne devo trovare tre più complicate delle altre dico Salisburgo, Aston Villa e Celtic. Le fasce contano, ma moltissimo dipende dal momento della sfida, “come stai te, come stanno loro”

Contro tutto e tutti, Giancarlo Marocchi ha un sogno e ha svelato il segreto per realizzarlo:

In campionato sarà dura lottare per un posto Champions, vedo la squadra fra il 5° e il 9° posto, in Coppa Italia tutto è possibile come pure in Supercoppa, ma vorrei l’EL, non è impossibile.

Il segreto? Gruppo, tecnico, società e pubblico.

Riccardo Orsolini e i suoi compagni festeggiano la vittoria
Bologna, Marocchi suona la carica: “Sogno di vincere l’Europa League. Vi svelo il segreto per arrivare in fondo”. BolognaSportNews (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images Via OneFootball)

L’analisi di Marocchi: tra le cavalcate dei suoi tempi e l’Europa di oggi

26 anni fa, con Mazzone in panchina, Marocchi e compagni completarono una cavalcata storica in Coppa Uefa, arrivando fino in semifinale col Marsiglia.

Sia in casa sia in trasferta, perdemmo solo a Siviglia e Lione. Ma da allora è cambiato tanto, vedi la formula. È sempre importante partire forte, ma devi pensare che è un mini campionato: non devi mollare niente, ogni punto e gol è importante. Se passi il turno arrivano le notti che sogni, quelle a eliminazione diretta che danno tanta adrenalina

Poi giocare il giovedì è diverso, inutile negarlo. Bisogna essere doppiamente bravi. Hai tanti fronti aperti, ma è bello correre certi rischi

L’Europa League porta a giocare tante partite in poco tempo, l’opinione di Marocchi sulla rosa del Bologna e sulle rotazioni di Italiano:

Per i miei gusti (la rosa, ndr) è fin troppo lunga: dietro alla punta per quei tre ruoli ci sono otto giocatori. Che bello quando hai dei titolari e puoi fare scelte definite con le (presunte) seconde linee! Io sono per una rosa più corta, dopodiché sono tutti bravi.

Il turnover? Non è facile farlo con 25 giocatori, rischi sempre di togliere dei punti di riferimento. I giocatori sono tutti utili, ma non tutti uguali

Poi si torna ai dolci ricordi e con un po’ di fantasia Marocchi immagina di tornare in campo. Contro chi giocherebbe?

Avessimo giocato in trasferta avrei detto Celtic, per cui dico Aston Villa: mai incontrato un’inglese con il Bologna

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