L’esterno inglese classe 2003 ritrova come avversario Atubolu. L’ultima volta si sfidarono in Nazionale e la spuntò il numero undici del Bologna
Dopo la sconfitta all’esordio al Villa Park, nonostante un ottimo secondo tempo, il Bologna di Italiano è chiamato a reagire stasera al Dall’Ara contro il Friburgo, formazione coriacea e da non sottovalutare se si vogliono alimentare i sogni di una qualificazione.
Nonostante Cambiaghi sia favorito per partire titolare , Jonathan Rowe si candida prepotentemente per una maglia. L’inglese, dopo la discreta prova del Via del Mare vuole dare continuità, accelerando il suo processo di inserimento. In questo senso, ritrovare Atubolu, suscita bei ricordi al classe 2003 ex Marsiglia e questo lo potrà senz’altro aiutare.
Rowe contro Atubolu: la precedente sfida
Infatti l’attuale portiere tedesco del Friburgo e Jonathan Rowe si sono già sfidati quest’estate in finale all’Europeo under 21. In quell’occasione aveva brillato la stella del classe 2003, autore del gol che ha consegnato all’Inghilterra il trofeo, a scapito proprio di Atubolu e la sua Germania, sconfitta 3-2.
I gol di Elliott e Hutchinson avevano aperto le danze, ma almeno inizialmente non sono bastati all’Inghilterra per avere la meglio sulla Germania, in gol con Weiper e Nebel. Il trofeo alla Nazionale inglese lo regala però proprio Jonathan Rowe, il quale al 92′ incorna in rete sul cross di Morton e infila il pallone alle spalle di Atubolu. Stasera i due si ritroveranno di nuovo da avversari e chissà quali saranno le loro sensazioni a riguardo.
Le parole di Italiano su Rowe
L’ex Marsiglia sotto i Portici sta proseguendo il proprio percorso di inserimento. Contro il Lecce ha disputato la sua prima partita dal primo minuto con la nuova maglia, mostrando degli spunti decisamente interessanti. In merito al classe 2003 inglese è intervenuto ieri anche Vincenzo Italiano in conferenza stampa. Questo il commento del tecnico sull’esterno: “Non so cosa vi aspettavate. A me il suo primo tempo a Lecce è piaciuto: esordiva dal primo minuto in una trasferta difficile. Ci vuole tempo per ambientarsi ed io non mi aspettavo nulla di più da quello che ho visto. Tutto e subito non si può avere. Per me tra qualche settimana farà gol, perderà qualche pallone in meno, ridurrà gli errori e alzerà la qualità. Serve solo pazienza ma sono ma sono certo che arriverà”
